mercoledì 15 febbraio 2017

INSONNIA PERCHE' NON RIESCO A DORMIRE?









Il sonno rappresenta un momento essenziale di riposo e benessere, favorisce infatti tutti i processi di rigenerazione e ricrescita. Il sonno non ha sempre le stesse manifestazioni , ma cambia a seconda dell’età, e dei cambiamenti evolutivi. Vediamo ora quali fattori possono alterare il regolare funzionamento del sonno
·         L’uso di farmaci e alcune patologie come quelle croniche, endocrine , cardiovascolari, etc
·         Fattori psicosociali come lutti, divorzi, separazioni, eventi di vita stressanti, depressione, ansia
·         Lo stile di vita e i fattori ambientali come una non corretta alimentazione o l’uso eccessivo di bevande eccitanti

Si parla di insonnia quando una persona non riesce a trarre beneficio dal proprio sonno cioè dorme male o troppo poco e questa situazione perdura nel tempo.  Difficoltà  nell’iniziare o mantenere il sonno oppure un sonno non ristoratore, che si verifica almeno tre giorni a settimana e che influisce negativamente sulle normali attività quotidiane. Bisogna però  sottolineare  che dormire poche ore non è di per sé un problema, ci sono persone che dormono poco ma che riescono a vivere la quotidianità senza alcun problema. L’insonnia diventa un problema se a lungo a termine ne consegue un disagio. In genere chi soffre d’insonnia tende ad avere numerosi pensieri intrusivi che riguardano:
·         Problemi quotidiani e situazioni stressanti
·         L’insonnia stessa cioè la paura di non dormire che a sua volta genera insonnia come in un circolo vizioso.

Ci sono tre tipi di insonnie

·         Iniziale che si manifesta con una difficoltà ad addormentarsi
·         Centrale con frequenti e sostenuti risvegli durante la notte
·         Tardiva che si manifesta con risveglio mattutino precoce

Il paradosso dell’insonnia: il pensiero di non riuscire a dormire non mi fa dormire

I pensieri intrusivi sono incontrollabili, non voluti, inoltre danneggiano la qualità del sonno perché tengono la mente sveglia e attiva, aumentano il livello di tensione corporea, la quale non fa che aumentare l’insonnia. Quando le prime difficoltà di addormentamento si sono instaurate, le persone possono iniziare a “rimuginare” non solo sugli eventi della vita, ma anche sulla difficoltà stessa di non riuscire a dormire. Di conseguenza s’ inizia a catastrofizzare  sulla  difficoltà di addormentamento e si drammatizzano le conseguenze negative e ovviamente tutto questo fa aumentare la tensione. Se si vuole si può imparare a dormire meglio innanzitutto eliminando quelle abitudini che mantengono il problema, magari con l’aiuto di uno psicologo se il problema è piuttosto persistente e non si vuole giustamente ricorrere all’uso di sonniferi.

Come piccole regole di buona abitudine si può intanto
·         Evitare l’uso eccessivo di caffeina
·         Nicotina
·         Alcool
·         Cibi pesanti
·         Praticare esercizi di rilassamento
·         Bere una tisana prima di andare a letto

·         Dedicare del tempo ad una buona lettura                           www.psicoterapeutacarcuro.it














mercoledì 1 febbraio 2017

7 TECNICHE RAPIDE PER ESSERE ASSERTIVI

                  

Il termine assertività deriva dal verbo asserire che sta ad indicare la capacità di affermare in maniera chiara ed efficace le proprie emozioni, idee, opinioni. Essere assertivi significa quindi avere un comportamento efficace che mira a raggiungere gli obiettivi prefissati comunicando con sincerità, lealtà senza essere sottomessi o aggressivi.
Essere assertivi significa non avere il timore di essere disapprovati dagli altri, e quindi non avere paura della solitudine e del rifiuto che ne possono scaturire. Vediamo da vicino alcune tecniche di comunicazione assertiva che possiamo utilizzare.

Accordo assertivo- significa di ammettere di aver commesso un errore, ma nonostante  ciò,questo giudizio è separato dal considerarsi una persona buona o cattiva, degna di valore o di non valore. Si ho dimenticato di chiamarti al telefono , non l’ho fatto apposta non è una questione personale

Domanda assertiva – ovvero incoraggiare l’interlocutore a farci delle critiche utili ad ottenere informazioni  e quindi a migliorare noi stessi. Ho capito che l’altra sera all’incontro non mi sono comportato bene nel parlare con gli altri, cosa c’e nel mio modo di comunicare che non ti piace?

Annebbiamento assertivo- far finta di mollare il terreno nella comunicazione senza però cedere completamente. Cioè si appare concordi con l’opinione dell’altra persona, ma senza cambiare posizione. Può darsi che tu abbia ragione, si potrebbe essere più generosi; o chissà forse dovrei essere più duro.   

Sapere aspettare-  ignora l’interlocutore arrabbiato, fin quando non si è calmato del tutto per poter intavolare una nuova conversazione . Vedo che sei molto arrabbiato e sconvolto. Ne parliamo più tardi.

Ironia assertiva-  significa rispondere in maniera ironicamente positiva a delle critiche pungenti. Sei un buono a nulla …. grazie anche io ti voglio bene!!

Posticipare assertivamente-  posticipa la risposta fino a quando non ti senti tranquillo e in grado di rispondere in maniera appropriata. Si è proprio un argomento interessante, va bene se ti dico qualcosa domani?

Disco rotto -significa ripetere con calma il proprio punto di vista anche più volte senza cambiare parola. No grazie questa sera preferisco  stare a casa. Gentilissimo ma insisto voglio proprio starmene a casa.