Soffrire di
una dipendenza affettiva significa essere completamente assoggettati ad
una persona con la quale abbiamo una
relazione o con la quale cerchiamo o facciamo di tutto per stabilire un
rapporto, anche se questa persona non è adatta a noi, non ci considera o
addirittura compromette il nostro stato psico-fisico.
Vediamo più
da vicino le caratteristiche tipiche del dipendente affettivo
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Nega
i propri bisogni
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Rinuncia
ai propri spazi per dedicarsi completamente all’altro
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Vive
una costante paura di essere abbandonato dal partner
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Considera
il partner come unica fonte di gratificazione
Si tratta di
una forma di amore controllante, ossessivo , simbiotico che assomiglia ad una
vera e propria droga che nel rapporto si identifica come unica forma di
gratificazione personale, senza la quale ci sentiamo persi e di non valere.
Anche se
presente anche negli uomini in una percentuale nettamente inferiore, la
dipendenza affettiva si manifesta propriamente in quelle donne che hanno queste
caratteristiche
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Bisognose
di conferme
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Donne
fragili
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Con
bassa autostima
·
Prive
di autonomia
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Con
una enorme paura dell’abbandono
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Con
tendenza a responsabilizzarsi eccessivamente
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Proveniente
da famiglie problematiche con storia di dipendenza, alcoolismo, bulimia, o
altre dipendenze, abusi sessuali , maltrattamenti psico-fisici. Condizioni
queste che creano fin da piccoli e
inducono il più delle volte un senso di inadeguatezza personale, e di sfiducia
in sé.
Manifestandosi
come una vera e propria dipendenza si notano come nelle droghe questi tre stadi
1. L’ebbrezza
ovvero un senso di euforia sperimentata dalla persona in seguito alle reazioni
del partner, alla sua presenza o ai suoi comportamenti
2. La tolleranza che
si manifesta con il bisogno crescente di vedere il partner più volte e sempre
di più, limitando cosi il proprio spazio personale e quello del partner che finirà per allontanarsi come reazione a
tale bisogno crescente. Chi soffre di dipendenza affettiva non sa stare da
solo, anzi sente un profondo senso di solitudine che pensa di colmare solo ed
esclusivamente con la presenza dell’altro. L’assenza della persona da cui si
dipende, porta ad uno stato di disperazione, frustrazione che può essere
colmato solo con la presenza fisica dell’altro.
3. Incapacità di controllare il proprio comportamento associata alla perdita di esame di
realtà rispetto a sé, al partner e al rapporto che a lungo andare crea un forte
senso di vergogna e inadeguatezza che come un circolo vizioso si colma con la
ricerca della presenza dell’altro come gratificazione immediata.
Come
uscirne dalla dipendenza affettiva?
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Prendere
consapevolezza di avere un problema
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Riconoscerne
le caratteristiche , i sintomi
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Chiedere
aiuto ad un esperto psicologo psicoterapeuta che tratta di queste tematiche
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Circondarsi
di affetti familiari, amici, fare rete sociale
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Informarsi
tramite libri
Sperimentare la libertà
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Prendersi
cura di sé
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Non
essere controllante
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Non
chiamare ossessivamente
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Usare
l’umorismo
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Ricercare
la compagnia di amici
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Diventare
più egoisti
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Chiedersi
cosa ci rende felici(oltre al partner)
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Crearsi
obiettivi
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Rompere
lo schema del circolo vizioso
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Riconoscere
e curare i bisogni profondi
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Prendere
le distanze dalla relazione insana
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Non
pretendere dall’altro
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Lasciare
passare del tempo prima di mettere in atto comportamenti compulsivi.