tag:blogger.com,1999:blog-23282728483867576182024-03-05T23:32:44.595-08:00ANSIA - ATTACCHI DI PANICO-STRESS-DEPRESSIONEBlog informativo sui disturbi legati all'ansia, depressione, attacchi di panico e stress, con l'utilizzo della terapia cognitivo comportamentale. Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.comBlogger25125tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-82628797702633606142019-03-28T09:50:00.001-07:002019-03-28T09:50:46.129-07:00ANSIA - ATTACCHI DI PANICO-STRESS-DEPRESSIONE: IL CORPO E' L'UNICO MEZZO CHE HO PER ENTRARE NEL C...<a href="https://aggiustamente.blogspot.com/2017/03/il-corpo-e-lunico-mezzo-che-ho-per.html?spref=bl">ANSIA - ATTACCHI DI PANICO-STRESS-DEPRESSIONE: IL CORPO E' L'UNICO MEZZO CHE HO PER ENTRARE NEL C...</a>: Il training autogeno Il training autogeno è una tecniche di rilassamento, il suo nome deriva dal fatto che è un training...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-40115305525059610712019-03-28T09:48:00.001-07:002019-03-28T09:48:26.558-07:00ANSIA - ATTACCHI DI PANICO-STRESS-DEPRESSIONE: REGOLAZIONE EMOTIVA<a href="https://aggiustamente.blogspot.com/2016/11/regolazione-emotiva.html?spref=bl">ANSIA - ATTACCHI DI PANICO-STRESS-DEPRESSIONE: REGOLAZIONE EMOTIVA</a>: Le emozioni sono importanti per il nostro benessere psicofisico, riconoscere le proprie emozioni rappresenta il primo passo per com...Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-24170897294237295332019-02-16T08:56:00.001-08:002019-02-16T09:00:28.216-08:00DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA'- PARLIAMONE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7pF5Wq5TLHAKohedT0huqL3qVTDM5G_Ct8Hm0Xlvj4MzKdBCaa48Sq_uxK4NYOtaEm888J5E5PQy9MGM2iGgb4OjMVqVtYietFzhwnOiAt2IbA_jQd8JeEkDNwuCm2AUtPXSG0c3BuR4C/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="183" data-original-width="275" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh7pF5Wq5TLHAKohedT0huqL3qVTDM5G_Ct8Hm0Xlvj4MzKdBCaa48Sq_uxK4NYOtaEm888J5E5PQy9MGM2iGgb4OjMVqVtYietFzhwnOiAt2IbA_jQd8JeEkDNwuCm2AUtPXSG0c3BuR4C/s1600/images.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<h2 style="text-align: left;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 20.0pt; line-height: 115%;">Disturbo evitante di Personalità –
Parliamone-</span></b></h2>
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">L ’ evitamento<span style="mso-spacerun: yes;">
</span>rappresenta un comportamento funzionale nel momento in cui ci permette
di allontanare da una situazione che riteniamo pericolosa, rischiosa o che può
arrecarci un danno. Diventa disfunzionale nel momento in cui, ci limita nell’
esplorazione, nell’affrontare situazioni nuove, o dove dobbiamo confrontarci
socialmente e quindi mettere in atto le nostre abilità sociali. L’esperienza
che in questo caso evitiamo, viene considerata intollerabile, ingestibile a tal
punto da non affrontarla. Questo meccanismo porta immediatamente a far
abbassare la quantità di ansia che avvertiamo, ma è solo un sollievo immediato,
superficiale che a lungo andare non porta beneficio, perché siamo portati
successivamente a reiterare il comportamento di evitamento e a generalizzarlo anche
ad altre situazioni che prima riuscivamo a gestire. Quando siamo a questo
stadio sarebbe utile chiedere un supporto psicologico, anche per capire se
siamo di fronte ad un disturbo di personalità, ed anche per capirne la gravità
e agire in tempo. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">A livello cognitivo prevalgono pensieri come il non essere
all’altezza della situazione, di non piacere agli altri, di essere poco
desiderabili socialmente, di essere poco abili, capaci, intelligenti, amabili.
Sono questi stessi pensieri che producono nella persona con questo
disturbo,elevati stati di ansia che inducono la persona a non relazionarsi in
vari contesti quello sociale, lavorativo, amicale, sentimentale. Ne consegue
che la persona con questo disturbo, tende a svolgere una vita abitudinaria,
priva di ogni possibile novità, avanzamenti, miglioramenti nello stile di vita.
Prevale in queste persone un senso di vuoto, un blocco e un senso di
inadeguatezza che va a confermare i pensieri che abbiamo analizzato in
precedenza. Come in un circolo vizioso, l’isolamento sociale, affettivo,
emozionale, va a confermare quell’iniziale senso di inadeguatezza e disistima
che caratterizza queste persone, rinforzandone il comportamento di evitamento. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">QUALI SONO LE
CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DEL DISTURBO EVITANTE DI PERSONALITA’. </span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">A
livello Affettivo-Emotivo , la persona sperimenta ansia , quando c’è la
possibilità che possa venire a contatto con situazioni, nuove, o qualsiasi
situazione che reputa ingestibile. Inoltre può prevalere un umore depresso,
accompagnato dalla difficoltà di lasciarsi andare nelle relazioni, intime,
affettive, sociali, lavorative.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Evitamento
, la persona evita le situazioni in cui può sentirsi valutato e quindi non
all’altezza, o quando deve mostrare le sue capacità e abilità, quando c’è un confronto
interpersonale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Minacce
esterne, gli altri sono concepiti come delle vere e proprie minacce, prevale la
paura di essere sminuiti, rifiutati, non considerati, ridicolizzati. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vediamo più da vicino
quali pensieri potrebbero emergere in chi tende ad avere un comportamento di
evitamento .</span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Le persone con questo disturbo, tendono a pensare che “ se
gli altri mi trattano male allora non sono degno di essere loro amico”; “ se a
mia madre(padre etc….) non piaccio come sono, come posso pensare di
piacere<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>agli altri? . In questo stile
cognitivo <span style="mso-spacerun: yes;"> </span>nelle persone prevale il più
delle volte la tendenza a pensare di non essere degno di essere amato,
apprezzato, desiderato, di non valere nulla, di non essere mai abbastanza per
gli altri. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vediamo più in
dettaglio i sintomi che possono manifestarsi</span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">La
persona evita situazioni sociali in cui è fondamentale il contatto
interpersonale.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Difficilmente
interagisce con gli altri, se non ha sicurezza di piacere, di essere accolto.
Quando partecipa ad attività di socializzazione lo fa con grande disagio e in
questo caso può essere molto distaccato e provare un senso di vergogna e di
paura. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prima
di interagire nelle situazioni sociali, nella persona evitante prevale una
eccessiva preoccupazione di essere criticato o non accettato. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prevale
una riluttanza ad assumere rischi personali, perché prevale una eccessiva
disistima nelle proprie capacità.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Quali sono le cause del
disturbo evitante di personalità<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Non sono del tutto chiare le cause di questo disturbo. Si
ritiene che possono incidere fattori di ordine genetico, caratteristiche
temperamentali proprie della persona, e l’educazione familiare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Molte ricerche evidenziano anche la prevalenza di storie di
abuso fisico , verbale e psicologico, o storie di emarginazione nel gruppo dei
pari. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Conseguenze del
disturbo evitante di personalità </span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">A causa degli alti livelli di ansia sociale, queste persone
nei casi più gravi, possono vivere in un completo isolamento e ritiro sociale,
fino a compromettere la qualità della vita lavorativa, sociale e familiare. Se
il comportamento di evitamento, si protrae nel tempo, la persona vivrà una vita
da spettatore, priva di stimoli, con un incolmabile senso di vuoto.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">L’umore depresso o le crisi d’ansia o panico, sono spesso le
motivazioni che possono indurre la persona a chiedere un aiuto professionale,
anche perché per alleviare il malessere legato all’ansia, le persone possono
ricorrere all’utilizzo eccessivo di alcol, sostanze stupefacenti, o
psicofarmaci.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Trattamento del
disturbo </span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Il trattamento di elezione per questo tipo di disturbo è
rappresentato <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">dalla
Terapia Cognitivo Comportamentale <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Terapia
cognitivo interpersonale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">La Terapia cognitivo comportamentale, nelle prime fasi di
trattamento analizza, i pensieri automatici disfunzionali, che caratterizzano
il suo funzionamento. Dopo averli individuati, vengono confutati e
sostituiti(con tecniche specifiche di tale terapia)con pensieri più funzionali.
Viene inoltre mostrato al paziente, la conseguenza dei comportamenti evitanti,
e il riflesso che ha sugli altri. Vengono mostrate strategie, per affrontare le
situazioni temute, mediante tecniche espositive, o di altro genere, tutte con
obiettivi concordati con il paziente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<h3>
<b style="mso-bidi-font-weight: normal;"><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Terapia cognitivo
interpersonale</span></b></h3>
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Un altro tipo di terapia che rientra sempre in quelle di tipo
cognitivo, è rappresentata dalla Terapia Metacognitiva interpersonale. In
questo tipo di trattamento è centrale la narrazione che il paziente fa delle
situazioni problematiche.<span style="mso-spacerun: yes;"> </span>Attraverso la
narrazione, il terapeuta tenta, in maniera del tutto naturale di <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 38.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Promuovere
nuovi comportamenti , sostituendoli con nuove strategie comportamentali e
andando quindi a sostituire, quelli abituali del paziente. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Leggere
con maggiore realismo il comportamento intenzionale degli altri, quando si
relazionano con il paziente.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 38.25pt; mso-add-space: auto; mso-list: l3 level1 lfo4; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><span style="mso-list: Ignore;">·<span style="font: 7.0pt "Times New Roman";">
</span></span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Individuare
gli errori di ragionamento del paziente, come ad esempio” se evito di
affrontare la situazione, di sicuro non subirò le critiche o il giudizio
negativo, nei miei confronti. <o:p></o:p></span></div>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-28458764287510619842017-05-08T02:52:00.000-07:002017-06-06T10:07:39.349-07:00LA DIPENDENZA NON CREA AMORE<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirUqP1YyaP_GKFHgUTaDoauibynrHX-aWyhGOKcG0LC5oVlRmJcDXF-Cn9YZFKqfq6nmuUgokHgHUwZeJ-o7RKoX6KucCi0onZDNA6ZBtrXYUxYoWAt15fha_jgpUSO3D-NyiQLfOWYqlO/s1600/uid_159087eedab.650.340.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="167" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEirUqP1YyaP_GKFHgUTaDoauibynrHX-aWyhGOKcG0LC5oVlRmJcDXF-Cn9YZFKqfq6nmuUgokHgHUwZeJ-o7RKoX6KucCi0onZDNA6ZBtrXYUxYoWAt15fha_jgpUSO3D-NyiQLfOWYqlO/s320/uid_159087eedab.650.340.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Soffrire di
una dipendenza affettiva significa essere completamente assoggettati ad
una persona con la quale abbiamo una
relazione o con la quale cerchiamo o facciamo di tutto per stabilire un
rapporto, anche se questa persona non è adatta a noi, non ci considera o
addirittura compromette il nostro stato psico-fisico.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vediamo più
da vicino le caratteristiche tipiche del dipendente affettivo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l4 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Nega
i propri bisogni<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l4 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Rinuncia
ai propri spazi per dedicarsi completamente all’altro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l4 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Vive
una costante paura di essere abbandonato dal partner<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l4 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Considera
il partner come unica fonte di gratificazione<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Si tratta di
una forma di amore controllante, ossessivo , simbiotico che assomiglia ad una
vera e propria droga che nel rapporto si identifica come unica forma di
gratificazione personale, senza la quale ci sentiamo persi e di non valere.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Anche se
presente anche negli uomini in una percentuale nettamente inferiore, la
dipendenza affettiva si manifesta propriamente in quelle donne che hanno queste
caratteristiche<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Bisognose
di conferme<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Donne
fragili<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Con
bassa autostima<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prive
di autonomia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Con
una enorme paura dell’abbandono<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Con
tendenza a responsabilizzarsi eccessivamente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Proveniente
da famiglie problematiche con storia di dipendenza, alcoolismo, bulimia, o
altre dipendenze, abusi sessuali , maltrattamenti psico-fisici. Condizioni
queste che creano fin da piccoli e
inducono il più delle volte un senso di inadeguatezza personale, e di sfiducia
in sé.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Manifestandosi
come una vera e propria dipendenza si notano come nelle droghe questi tre stadi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">1.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">L’ebbrezza</span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">
ovvero un senso di euforia sperimentata dalla persona in seguito alle reazioni
del partner, alla sua presenza o ai suoi comportamenti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">2.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">La tolleranza </span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">che
si manifesta con il bisogno crescente di vedere il partner più volte e sempre
di più, limitando cosi il proprio spazio personale e quello del partner che finirà per allontanarsi come reazione a
tale bisogno crescente. Chi soffre di dipendenza affettiva non sa stare da
solo, anzi sente un profondo senso di solitudine che pensa di colmare solo ed
esclusivamente con la presenza dell’altro. L’assenza della persona da cui si
dipende, porta ad uno stato di disperazione, frustrazione che può essere
colmato solo con la presenza fisica dell’altro.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">3.<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Incapacità di controllare il proprio comportamento </span></b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">associata alla perdita di esame di
realtà rispetto a sé, al partner e al rapporto che a lungo andare crea un forte
senso di vergogna e inadeguatezza che come un circolo vizioso si colma con la
ricerca della presenza dell’altro come gratificazione immediata.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 36.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> <b>Come
uscirne dalla dipendenza affettiva?<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l2 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prendere
consapevolezza di avere un problema<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Riconoscerne
le caratteristiche , i sintomi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Chiedere
aiuto ad un esperto psicologo psicoterapeuta che tratta di queste tematiche<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Circondarsi
di affetti familiari, amici, fare rete sociale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l2 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Informarsi
tramite libri<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"> <b>Sperimentare la libertà<o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prendersi
cura di sé<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Non
essere controllante<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Non
chiamare ossessivamente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Usare
l’umorismo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Ricercare
la compagnia di amici<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Diventare
più egoisti<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Chiedersi
cosa ci rende felici(oltre al partner)<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Crearsi
obiettivi<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Rompere
lo schema del circolo vizioso<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Riconoscere
e curare i bisogni profondi<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Prendere
le distanze dalla relazione insana<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Non
pretendere dall’altro<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l1 level1 lfo5; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 14.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">Lasciare
passare del tempo prima di mettere in atto comportamenti compulsivi.<b><o:p></o:p></b></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-37111340501249301152017-04-28T08:36:00.000-07:002017-06-06T09:28:41.215-07:00FESTIVAL DELLA PSICOLOGIA<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
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<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWRzZKFOL8-PkN_qel_fKa1DZJRdh3_Lrqku2y0fSqxjY5dssBcW6-C20sKJEJG0m39LDaK-rjHIuaSUCGqlMIuO3_p_m_0Jj6IyGzXEjl7lRdVMUS8xAGS6SH-RqbC5TruY0fDejR2q5A/s1600/2017-04-10-19-31-08-585%255B1333%255D.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="306" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWRzZKFOL8-PkN_qel_fKa1DZJRdh3_Lrqku2y0fSqxjY5dssBcW6-C20sKJEJG0m39LDaK-rjHIuaSUCGqlMIuO3_p_m_0Jj6IyGzXEjl7lRdVMUS8xAGS6SH-RqbC5TruY0fDejR2q5A/s400/2017-04-10-19-31-08-585%255B1333%255D.jpg" width="400" /></a></div>
**Festival della Psicologia 2017** Scarica il voucher che da diritto ad un incontro gratuito e i successivi a tariffe agevolate. Collegati al sito http://festivalpsicologia.it/psicologi/mariacarcuro<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
La Dott.ssa Carcuro partecipa all'iniziativa. Contatti dottmariacarcuro@gmail.com<br />
Tel. 347 9733631<br />
<br />
<br /></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-29532752700720798472017-03-30T03:59:00.000-07:002017-06-06T09:29:39.162-07:00IL CORPO E' L'UNICO MEZZO CHE HO PER ENTRARE NEL CUORE DELLE COSE (Cit) "Il training Autogeno"<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";"><br /></span></b></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7lt6aq1GVffOhZ_6iySbFqdsYz-p3JTqydKUF9BEfIaRDk3H3yccDQUtc2PtpcvSuudfRsVPCb0WDIqcRYpkx39cQPibUKaCQJG4eS1zoKe6BeGr1ogY4M8M7zKSvFbLydCM5Q7A8NuGF/s1600/yoga-e-benessere-1024x768.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEj7lt6aq1GVffOhZ_6iySbFqdsYz-p3JTqydKUF9BEfIaRDk3H3yccDQUtc2PtpcvSuudfRsVPCb0WDIqcRYpkx39cQPibUKaCQJG4eS1zoKe6BeGr1ogY4M8M7zKSvFbLydCM5Q7A8NuGF/s320/yoga-e-benessere-1024x768.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Il training autogeno<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Il
training autogeno è una tecniche di rilassamento, il suo nome deriva dal fatto
che è un <b>training </b>cioè un
allenamento e <b>autogeno</b> cioè si
genera da sé. Questa tecnica è utile a chi vive stati di ansia e panico, è
tormentato da frequenti e continui pensieri negativi, che stancano la mente e
il corpo. Rappresenta un buon rimedio per chi conduce una vita stressante, e
desidera recuperare equilibrio mentale ed energia. Un’ utile pratica per chi
desidera affrontare con più calma le situazioni della vita quotidiana, e
prendere decisioni più serenamente. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Gli <b>obiettivi </b>che si raggiungono con il
fare sedute di training autogeno sono <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 39.05pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Ridurre
la percezione di ansia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 39.05pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Abbassare
il livello di tensione fisico e mentale<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 39.05pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Recuperare
un buono stato di benessere psicofisico<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 39.05pt; mso-add-space: auto; mso-list: l2 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Acquisire
maggiore autocontrollo nella gestione delle proprie ansie e tensioni con
ripercussioni positive nella quotidianità (nel sonno, gestione dello stress,
sulla concentrazione)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Da un
punto di vista <b>psicosomatico </b>è
indicato per chi soffre di <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Gastrite<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Colon
irritabile<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Stipsi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Tic<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Problemi
del sonno<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l3 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Dolori
mestruali<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">inoltre
per qualsiasi persona che vuole migliorare la concentrazione nel lavoro, nello
sport, e nello studio. Le sedute di training autogeno inizialmente vengono
condotte insieme ad un esperto di questa tecnica e poi in autonomia in un
ambiente adatto privo di rumori e tranquillo, con una luce soffusa e indossando
possibilmente abiti comodi che non stringono il corpo. Questa tecnica si
compone di esercizi cosi suddivisi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Esercizio
della pesantezza<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Esercizio
del calore<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Esercizio
del respiro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Esercizio
del battito cardiaco<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Esercizio
del plesso solare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 63.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Fronte
fresca<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Dopo
alcune sedute <b>gli effetti riscontrabili</b>
sono rappresentati da uno stato di distensione psichica con <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l1 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Attenuazione
dei disturbi psichici e comportamentali come ansia, attacchi di panico,
angoscia, balbuzie<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Miglioramento
di disturbi di natura vegetativa come ad esempio dell’apparato respiratorio,
gastro-intestinale, circolatorio<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l1 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="font-family: "bookman old style" , "serif";">Miglioramento
del rendimento in varie attività<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "brush script mt"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">La Dott.ssa Carcuro Maria esegue in studio sedute di
training autogeno per informazioni potete contattarla al num 3479733631 o via
mail </span><a href="mailto:dottmariacarcuro@gmail.com"><span style="font-family: "brush script mt"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">dottmariacarcuro@gmail.com</span></a><br />
<a href="mailto:dottmariacarcuro@gmail.com"><span style="font-family: "brush script mt"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"> www.psicoterapeutacarcuro.it</span></a><span style="font-family: "brush script mt"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-72919895118718461912017-02-15T03:24:00.001-08:002017-06-06T09:18:55.994-07:00INSONNIA PERCHE' NON RIESCO A DORMIRE?<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxw9vxXU8U8PXN5XSY0fA92EJe30mHoeaJoGRwoLUlDwuww3uMV4A-HCAAS4Kbhe3dzySputjb0INZO2s__ynCOIvgQz9m-c7yNMKZy1Ze7DfUo97K07ixPzLlrU3ow5_20Asi1X4yhlGC/s1600/insonnia+psicoterapeuta+carcuro.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjxw9vxXU8U8PXN5XSY0fA92EJe30mHoeaJoGRwoLUlDwuww3uMV4A-HCAAS4Kbhe3dzySputjb0INZO2s__ynCOIvgQz9m-c7yNMKZy1Ze7DfUo97K07ixPzLlrU3ow5_20Asi1X4yhlGC/s320/insonnia+psicoterapeuta+carcuro.gif" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Il sonno rappresenta un momento essenziale di riposo e
benessere, favorisce infatti tutti i processi di rigenerazione e ricrescita. Il
sonno non ha sempre le stesse manifestazioni , ma cambia a seconda dell’età, e
dei cambiamenti evolutivi. Vediamo ora quali fattori possono alterare il
regolare funzionamento del sonno</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->L’uso di farmaci e alcune patologie come quelle
croniche, endocrine , cardiovascolari, etc</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Fattori psicosociali come lutti, divorzi,
separazioni, eventi di vita stressanti, depressione, ansia</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l1 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Lo stile di vita e i fattori ambientali come una
non corretta alimentazione o l’uso eccessivo di bevande eccitanti</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Si parla di insonnia quando una persona non riesce a trarre
beneficio dal proprio sonno cioè dorme male o troppo poco e questa situazione
perdura nel tempo. Difficoltà nell’iniziare o mantenere il sonno oppure un
sonno non ristoratore, che si verifica almeno tre giorni a settimana e che
influisce negativamente sulle normali attività quotidiane. Bisogna però sottolineare
che dormire poche ore non è di per sé un problema, ci sono persone che
dormono poco ma che riescono a vivere la quotidianità senza alcun problema.
L’insonnia diventa un problema se a lungo a termine ne consegue un disagio. In
genere chi soffre d’insonnia tende ad avere numerosi pensieri intrusivi che
riguardano: </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l2 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Problemi quotidiani e situazioni stressanti</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l2 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->L’insonnia stessa cioè la paura di non dormire
che a sua volta genera insonnia come in un circolo vizioso.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l2 level1 lfo2; text-indent: -18.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Ci sono tre tipi di insonnie</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> <b>
</b></span></span><!--[endif]--><b>Iniziale</b> che si manifesta con una difficoltà ad
addormentarsi<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Centrale </b>con frequenti e sostenuti risvegli
durante la notte<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo4; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Tardiva</b> che si manifesta con risveglio mattutino
precoce</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Il paradosso dell’insonnia: il
pensiero di non riuscire a dormire non mi fa dormire<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
I pensieri intrusivi sono incontrollabili, non voluti,
inoltre danneggiano la qualità del sonno perché tengono la mente sveglia e
attiva, aumentano il livello di tensione corporea, la quale non fa che
aumentare l’insonnia. Quando le prime difficoltà di addormentamento si sono
instaurate, le persone possono iniziare a “rimuginare” non solo sugli eventi
della vita, ma anche sulla difficoltà stessa di non riuscire a dormire. Di
conseguenza s’ inizia a catastrofizzare
sulla difficoltà di
addormentamento e si drammatizzano le conseguenze negative e ovviamente tutto
questo fa aumentare la tensione. Se si vuole si può imparare a dormire meglio
innanzitutto eliminando quelle abitudini che mantengono il problema, magari con
l’aiuto di uno psicologo se il problema è piuttosto persistente e non si vuole
giustamente ricorrere all’uso di sonniferi.</div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Come piccole regole di buona abitudine si può intanto </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Evitare l’uso eccessivo di caffeina</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Nicotina</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Alcool</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Cibi pesanti</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Praticare esercizi di rilassamento</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Bere una tisana prima di andare a letto</div>
<br />
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l3 level1 lfo3; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Dedicare del tempo ad una buona lettura <b>w<span style="text-indent: -18pt;">ww.psicoterapeutacarcuro.it</span></b><br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
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<br />
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<br /></div>
</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-65943669351604540952017-02-01T10:44:00.000-08:002017-06-06T09:19:13.139-07:00 7 TECNICHE RAPIDE PER ESSERE ASSERTIVI<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTEWSxp8YC5YOppsGGaUnZ5TfbiHeKkj4EI2NGSjTpbQ0Bs-iwDqUZNFMOMTRCUeVVmXqcAyPsHLjBIBGM-lxmzgqW_cgAfPgqqAsv8_dwqORcdUzxtqmPBmMMdDeGr5tYFn4WXc9wR_vi/s1600/assertivita2.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="140" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjTEWSxp8YC5YOppsGGaUnZ5TfbiHeKkj4EI2NGSjTpbQ0Bs-iwDqUZNFMOMTRCUeVVmXqcAyPsHLjBIBGM-lxmzgqW_cgAfPgqqAsv8_dwqORcdUzxtqmPBmMMdDeGr5tYFn4WXc9wR_vi/s320/assertivita2.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> </span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Il termine assertività deriva dal
verbo <b>asserire </b>che sta ad indicare
la capacità di <b>affermare </b>in maniera
chiara ed efficace <b>le proprie emozioni</b>,
<b>idee, opinioni</b></span><span style="font-size: 8.0pt; line-height: 115%;">. </span><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Essere assertivi significa quindi avere un comportamento
efficace che mira a raggiungere gli obiettivi prefissati comunicando con
sincerità, lealtà senza essere sottomessi o aggressivi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Essere
assertivi significa non avere il timore di essere disapprovati dagli altri, e
quindi non avere paura della solitudine e del rifiuto che ne possono scaturire.
Vediamo da vicino alcune tecniche di comunicazione assertiva che possiamo
utilizzare.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Accordo assertivo- </span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">significa di ammettere di aver commesso un
errore, ma nonostante ciò,questo
giudizio è separato dal considerarsi una persona buona o cattiva, degna di
valore o di non valore. <i>Si ho dimenticato
di chiamarti al telefono , non l’ho fatto apposta non è una questione personale<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Domanda assertiva</span></b><b><i><span style="font-size: 8.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> </span></i></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">–
ovvero incoraggiare l’interlocutore a farci delle critiche utili ad ottenere
informazioni e quindi a migliorare noi
stessi. <i>Ho capito che l’altra sera
all’incontro non mi sono comportato bene nel parlare con gli altri, cosa c’e
nel mio modo di comunicare che non ti piace?<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Annebbiamento
assertivo- </span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">far finta di mollare
il terreno nella comunicazione senza però cedere completamente. Cioè si appare
concordi con l’opinione dell’altra persona, ma senza cambiare posizione. <i>Può darsi che tu abbia ragione, si potrebbe
essere più generosi; o chissà forse dovrei essere più duro.</i> <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Sapere aspettare- </span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">ignora
l’interlocutore arrabbiato, fin quando non si è calmato del tutto per poter
intavolare una nuova conversazione . <i>Vedo
che sei molto arrabbiato e sconvolto. Ne parliamo più tardi.<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">Ironia assertiva- </span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;"> significa
rispondere in maniera ironicamente positiva a delle critiche pungenti. <i>Sei un buono a nulla …. grazie anche io ti
voglio bene!!<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Posticipare assertivamente- </span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">posticipa la risposta fino a quando non ti senti tranquillo e
in grado di rispondere in maniera appropriata. <i>Si è proprio un argomento interessante, va bene se ti dico qualcosa
domani?<o:p></o:p></i></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Disco rotto -</span></b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">significa ripetere con calma il proprio
punto di vista anche più volte senza cambiare parola. </span><i><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Calibri; mso-bidi-theme-font: minor-latin;">No grazie
questa sera preferisco stare a casa.
Gentilissimo ma insisto voglio proprio starmene a casa.</span></i><span style="font-family: "Harlow Solid Italic"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"> <o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
</div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-46242797076769895902016-12-12T09:49:00.002-08:002017-06-06T09:21:54.235-07:00LE IMPLICAZIONI PSICOLOGICHE NELLA MALATTIA CRONICA
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<div dir="ltr" style="text-align: left;" trbidi="on">
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivTG_9_ITLlgzuU3HJwzWiKWSNrv-3HRakr7KyVIfAzJA2lWzQzJXQ2RAoVGGHqMQ3vuXv1FfZrKzqOm-RwM5kplnSNs4_idNPoz_dr_JVT7LlvjJQPp0iVOk2JOcnGa_8W3ux_FETNaZw/s1600/Malattie-croniche-.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="171" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEivTG_9_ITLlgzuU3HJwzWiKWSNrv-3HRakr7KyVIfAzJA2lWzQzJXQ2RAoVGGHqMQ3vuXv1FfZrKzqOm-RwM5kplnSNs4_idNPoz_dr_JVT7LlvjJQPp0iVOk2JOcnGa_8W3ux_FETNaZw/s320/Malattie-croniche-.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Negli ultimi
anni si è passati da un modello medico tradizionale che si focalizzava solo
sulla cura e sui sintomi di una malattia, ad una concettualizzazione più ampia
che comprende giustamente anche le <b>implicazioni
psicologiche</b> considerate avere un ruolo rilevante sul decorso della
malattia cronica stessa.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Da un punto
di <b>vista psicologico</b> infatti venire
a conoscenza di avere una malattia che ci accompagnerà tutta la vita, comporta
un cambiamento radicale rispetto alla vita che si conosceva fino a quel
momento. La salute fino ad allora un punto saldo di riferimento viene a
mancare, ridefinendo un nuovo significato di se stessi, della salute e della
vita in generale. Non è per nulla facile, bisogna adattarsi alla nuova
condizione, ridefinire i propri stili di vita , le proprie abitudini quotidiane
e non sempre questo è automatico, anzi il più delle volte sono delle vere e
proprie forzature se la malattia non viene accettata consapevolmente. Questo cambiamento
produce a livello <b>cognitivo, emotivo e
comportamentale</b> delle risposte che possono prendere forma in un disagio psichico di lieve
entità fino ad arrivare a delle vere e
proprie psicopatologie. Chi vive l’esperienza di una malattia cronica o degenerativa
<b>nella</b> <b>maggioranza dei casi</b>, manifesta <b>depressione, ansia, stress, </b>che interferiscono nella<b> </b>conduzione della malattia o
addirittura ne accrescono la sintomatologia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Dalla
diagnosi alla terapia, l’obiettivo dell’intervento psicologico sarà quello di <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 42.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Contenere i sintomi di sofferenza sia
psicologica che psicopatologica;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 42.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Modificare comportamenti a rischio
che potrebbero influenzare negativamente le condizioni psicofisiche generali
(come assunzione di alcol, disturbi del comportamento alimentare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 42.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Favorire il processo di accettazione
e di adattamento alla nuova condizione di vita;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 42.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Favorire l’aderenza ai piani di cura;<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 42.9pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">Favorire la partecipazione attiva del
paziente al piano di cura e alla sua vita, aiutandolo a ricostruire un senso
dell’esperienza e ad adottare modalità più funzionali di essere ed agire.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;">In conclusione<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 16.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<span style="font-family: "Calibri","sans-serif"; font-size: 16.0pt; line-height: 115%; mso-ansi-language: IT; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-language: AR-SA; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-fareast-font-family: Calibri; mso-fareast-language: EN-US; mso-fareast-theme-font: minor-latin; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">E’ di notevole importanza l’aspetto psicologico nelle
malattie croniche, oltre quello fisico per il benessere psicologico delle
persone. Emerge infatti che una patologia non integrata comporta sofferenza
persistente e duratura che invade tutti gli ambiti della vita dei pazienti che
ne sono affetti; inoltre, non bisogna dimenticare che lo stesso contesto
familiare e sociale all’interno del quale vive un individuo con <b>patologia
cronica</b> viene inevitabilmente investito dalla diagnosi del proprio
congiunto, sottolineando il coinvolgimento delle relazioni familiari nel contesto
di cura.<br />
<!--[if !supportLineBreakNewLine]--><br />
<!--[endif]--></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-27797869269377908692016-11-23T09:13:00.000-08:002016-11-23T09:13:13.089-08:00DISTURBI ALIMENTARI<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnMgIGtN-qnm7_tLRRyYNReRSFEWTDlABV0X5zbyk48CNBTuyHhTwsScYgJ6mewrp12ZaztStAvD1Lm1A9515PhkFe4UpMbUeM6kp13tpMOdSrGRcGoSqniF00gVWsDL4-_xW5-53ur4O8/s1600/problemi+alimentari.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="225" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgnMgIGtN-qnm7_tLRRyYNReRSFEWTDlABV0X5zbyk48CNBTuyHhTwsScYgJ6mewrp12ZaztStAvD1Lm1A9515PhkFe4UpMbUeM6kp13tpMOdSrGRcGoSqniF00gVWsDL4-_xW5-53ur4O8/s320/problemi+alimentari.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I disturbi del comportamento
alimentare propriamente detti (DCA) sono patologie caratterizzate da un’
alterazione delle abitudini alimentari e da un’eccessiva preoccupazione per il
peso e per le forme del corpo. Il disturbo si manifesta a <b>livello cognitivo</b> con un ‘attenzione quotidiana, assolutizzata sul
cibo che diventa un pensiero ossessivo, sulla dieta e su quello che bisogna o
non bisogna mangiare. A <b>livello
comportamentale </b>questi disturbi si manifestano attraverso </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->digiuno </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->diete restrittive</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span>abbuffate che si manifestano con l’ingestione
una notevole quantità di cibo in brevissimo tempo in cui si avverte un senso
quasi di incoscienza ovvero un non riuscire a controllare cosa e quanto si
mangia </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->vomito autoindotto </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->assunzione impropria di lassativi e/o diuretici
al fine di contrastare l’aumento di peso </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->intensa attività fisica finalizzata alla perdita
di peso. </div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 2.4pt; text-align: justify;">
I disturbi del
comportamento alimentare insorgono prevalentemente durante l’adolescenza e
colpiscono soprattutto il sesso femminile. Va sottolineato che le persone
possono ricorrere ad uno o più di questi comportamenti sopracitati, ma ciò non
vuol dire necessariamente che esse soffrano di un disturbo alimentare. Ci sono
infatti dei criteri ben precisi che lo definiscono.<span style="background: white; color: #888888; font-family: "Helvetica","sans-serif"; font-size: 5.0pt; line-height: 115%;"> </span>Il corpo è spesso evitato e percepito
in modo alterato: il vissuto corporeo di essere inadeguati, grassi, brutti e
socialmente non accettabili, influenza negativamente la propria autostima e
amabilità. I più diffusi e conosciuti disturbi del comportamento
alimentare sono</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 40.75pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->anoressia</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 40.75pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->bulimia </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 40.75pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->disturbo dell’alimentazione incontrollata (binge
eating disorder)</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
vari studi indicano che i
disturbi del comportamento alimentare fanno riferimento ad un <b>modello casuale multifattoriale, </b>secondo
cui non esiste un’unica causa ma vari
fattori possono favorirne la comparsa e il mantenimento del disturbo. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Anoressia<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La persona che soffre di <b>Anoressia
Nervosa</b> risulta gravemente sottopeso a causa della drastica
diminuzione dell’alimentazione quotidiana. La denutrizione del proprio corpo
non appare tuttavia percepito dalla persona, la quale nella maggior parte dei
casi non si rende conto della propria effettiva condizione fisica, bensì si
percepisce come “<b>ancora grassa</b>”,
almeno in alcune parti del corpo (in genere cosce, glutei, addome), oppure si
sente soddisfatta e rassicurata dalle forme corporee attuali.<br />
Sulla base di tale grave alterazione della propria immagine corporea la
persona vive con intenso terrore l’idea
di recuperare un peso normale, in quanto ciò viene considerato come “<b>tornare ad essere grassa</b>”, e si mostra
indifferente alle conseguenze del disturbo sul piano della salute fisica.<br />
Tali rigide idee conducono frequentemente alla “<b>negazione</b>” del problema, da cui segue la resistenza
oppure la ferma opposizione al trattamento del disturbo. In alcuni casi
Anoressia e bulimia possono coesistere nella stessa persona come disturbo
alimentare. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Bulimia<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La Bulimia Nervosa si caratterizza per la presenza di <b>frequenti abbuffate</b> a cui seguono <b>comportamenti di</b> <b>compensazione</b> il cui scopo è compensare le calorie ingerite. L’abbuffata è un episodio di
alimentazione eccessiva in cui viene ingerita una grande quantità di cibo e durante
il quale la persona sperimenta una sensazione di perdita di controllo. La frequenza delle abbuffate può variare da una o
due volte alla settimana a più volte al giorno. Può accadere che la persona
bulimica senta la necessità di terminare l’abbuffata in fretta in modo da
liberarsi di ciò che è stato ingerito in modo da ridurre al minimo le calorie
ingerite. Le persone bulimiche appaiono visibilmente normopeso, anche se
talvolta può essere presente un leggero sovrappeso.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br />
<b>Disturbo da Alimentazione Incontrollata (Binge Eating Disorder)<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questo disturbo è caratterizzato
dalla presenza di <b>episodi ricorrenti di
abbuffate</b>, a cui non fanno seguito condotte di compensazione come nella Bulimia nervosa. O
meglio per la precisione possono esserci l’utilizzo di condotte compensatorie
quali vomito, utilizzo di lassativi, diuretici digiuno , esercizio fisico
forzato ma <b>non utilizzate</b> in maniera
sistematica <b>per controbilanciare le
calorie ingerite</b>. Molte ricerche hanno evidenziato una forte correlazione
tra questo disturbo e </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>obesità<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>diabete
tipo 2<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>malattie
metaboliche<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>apnee nel
sonno<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>malattie cardiocircolatorie<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>sindrome
del fegato grasso<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>osteoartrite<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l2 level1 lfo3; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>complicanze
in gravidanza<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le persone che soffrono di <b>Disturbo
da Alimentazione Incontrollata</b> mostrano un’alimentazione caotica, senza
controllo, con un elevato introito di cibo sia durante i pasti che fuori pasto,
ovvero generalmente sono presenti sia <b>frequenti
abbuffate</b> che <b>alimentazione
eccessiva ai pasti stabiliti</b> (colazione, pranzo, cena).</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il modello terapeutico cognitivo-comportamentale
con questi disturbi mira alla ristrutturazione dei pensieri e alla gestione
delle emozioni che sono alla base del comportamento alimentare patologico per
favorire quei cambiamenti che rappresentano le tappe fondamentali del processo
terapeutico.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-7870663158092073572016-11-16T03:25:00.000-08:002016-11-16T03:25:15.321-08:00REGOLAZIONE EMOTIVA<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2zeLvmCxs8BKiYJpEdShyZLi0Kwhbv0lByF0XHsnu5BYoEhx2h4TIOVGA3dyJYJe0Y98NyU20Z50MboHBvmkeCcFqEBflXDSQM7IhoCqryxjH9A8viG3ELocmE5Ar_hyphenhyphenQaAi-uI1qk8RJ/s1600/EMOZIONI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="208" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh2zeLvmCxs8BKiYJpEdShyZLi0Kwhbv0lByF0XHsnu5BYoEhx2h4TIOVGA3dyJYJe0Y98NyU20Z50MboHBvmkeCcFqEBflXDSQM7IhoCqryxjH9A8viG3ELocmE5Ar_hyphenhyphenQaAi-uI1qk8RJ/s320/EMOZIONI.jpg" width="320" /></a></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le emozioni sono importanti per il nostro benessere psicofisico, <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">riconoscere le proprie emozioni</span> rappresenta il primo passo per comprendere ciò di cui abbiamo bisogno. E’ importante <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">imparare a </span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">riconoscerle, a leggere i bisogni</span>, che vi nascondono, per agire in direzione del nostro benessere.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vediamole da vicino</span></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le emozioni rappresentano <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">esperienze soggettive positive o negative</span>, percepibili a livello somatico, in quanto associate ad un particolare quadro dell’attività fisiologica. Ad esempio la paura è caratterizzata da alcuni connotati fisiologici, quali l’aumento del battito cardiaco,l’aumento della pressione sanguigna, la tensione muscolare, e aumento della respirazione.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le emozioni si classificano in base a due categorie <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">primaria e secondaria</span></div>
<ul style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 0px 0px 24px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le emozioni <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">primarie</span> sono quelle presenti fin dalla nascita e che si trovano in tutte le culture. Si tratta di 5 emozioni : <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gioia, Sorpresa, Rabbia, Disgusto e Paura</span>. Queste emozioni sono caratterizzate anche <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">da espressioni facciali specifiche e universalmente riconoscibili</span>.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Le emozioni <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">secondarie </span>si svilupperebbero più tardi perché sono cognitivamente più complesse e perché hanno una derivazione sociale, dipendono cioè dai contesti culturali. Quelle secondarie sono rappresentate dalla <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vergogna, Colpa, Imbarazzo o Rammarico</span>, e sono <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">legate ai valori specifici</span> <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">di una cultura</span> che segnala quando e come provare queste emozioni. Ne segue che non hanno la stessa importanza tra i gruppi culturali e che la loro espressione facciale varia.</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le emozioni si attivano tramite due vie</div>
<ul style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 0px 0px 24px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Una breve , automatica e non riflessiva</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Una lunga, riflessiva, caratterizzata dal pensiero, in grado di annullare o aumentare l’emozione attivata dalla via automatica e non riflessiva.</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Vediamo a cosa servono le emozioni</span></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Le emozioni sono <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">risposte adattive dell’organismo</span> alle stimolazioni interne ed esterne. Si sono evolute negli esseri umani nel corso degli anni, in quanto utili per la sopravvivenza. L’attivazione neurofisiologica prodotta dall’emozione produce <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">un cambiamento</span>. Tale cambiamento predispone l’organismo all’azione e quindi ad una <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">funzione di protezione</span>. Ad esempio la paura emozione a noi tutti familiare, predispone all’attacco o alla fuga da ciò che ci impaurisce. Quando subiamo un torto da qualcuno è molto probabile che veniamo assaliti dalla rabbia e questa emozione <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">ci predispone all’ attacco</span> il più delle volte. Le emozioni servono anche <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">per comunicare all’esterno</span>, alle altre persone, ciò di cui abbiamo bisogno, in quanto caratterizzate da una specifica espressione facciale. Le emozioni assolvono anche ad un <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">funzione </span><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">interpersonale</span>, facendo da collante fra i membri di un gruppo, e permettendo ai membri del gruppo di prestare aiuto in caso di necessità. Le emozioni creano inoltre accordo e unione fra i membri di uno stesso gruppo, in quando provando una stessa emozione, possono condividere anche la stessa azione, lo stesso comportamento. A <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">livello cognitivo</span> infine le emozioni, influenzano i nostri pensieri. Quando ci rendiamo conto che stiamo provando un’emozione, iniziamo ad avere pensieri su quella emozione. Questo pensiero può modificare la percezione che abbiamo di quell’evento, a seconda di come noi interpretiamo il significato di quella situazione e quindi dell’emozione conseguente.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Strategia di regolazione emotiva</span></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Alcuni studi empirici hanno dimostrato che alcune strategie possono avere più spesso esiti adattivi rispetto ad altre strategie:</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Accettazione</span>– ovvero avere un atteggiamento di accoglienza delle proprie emozioni e non di ostilità e giudizio. Mettersi in ascolto delle proprie emozioni, riconoscendole come parti inalienabili di noi.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Ristrutturazione cognitiva</span>– ovvero rivalutare la situazione modificando l’attribuzione di significato per modificare anche l’emozione che ne deriva.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Problem solving</span>– ovvero un tentativo concreto di modificare la situazione spiacevole.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Altre strategie possono avere esiti più <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">disadattavi </span>nel lungo termine:</div>
<ul style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 0px 0px 24px 20px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soppressone dell’esperienza emozionale</span>, ovvero soffocare sul nascere l’emozione</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Soppressione espressiva</span> , ovvero cercare di nascondere i segni espressivi (facciali e corporei ) dell’emozione.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Rimuginio e ruminazione</span>, ovvero ripensare e ripetersi mentalmente senza soluzione di continuità la situazione spiacevole, le sue cause e conseguenze.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Evitamento</span> sia sul piano <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">esperienziale che comportamentale</span>evitando la situazione che potrebbe generare una specifica emozione ritenuta spiacevole in valenza o intensità.</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Va precisato che non ci sono strategie funzionali ed altre disfunzionali; piuttosto una persona che riesce ad utilizzare in modo flessibile – non rigido! più strategie di regolazione emozionale riuscirà evidentemente ad essere responsivo nei confronti dell’ambiente e a mantenere anche un buon equilibrio e non solo.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-60339017617091843242016-11-09T08:29:00.001-08:002016-11-09T08:29:28.110-08:00DIABETE E ADOLESCENZA<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2HamdCLRrQeiI4pkbhdBLnFUKGwrPFEO0Rq0JJwKwxKCaXEOtoxzI8dRhJf1krVZdjtUb_70kGTTSLuFVdPTU_mL_tRmMlWKdYy9GDQ3Gls4h6fpIUB8mxbsmzSA3Bh5uzABDlhzp0ngZ/s1600/ADOLESCENTI.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="172" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2HamdCLRrQeiI4pkbhdBLnFUKGwrPFEO0Rq0JJwKwxKCaXEOtoxzI8dRhJf1krVZdjtUb_70kGTTSLuFVdPTU_mL_tRmMlWKdYy9GDQ3Gls4h6fpIUB8mxbsmzSA3Bh5uzABDlhzp0ngZ/s320/ADOLESCENTI.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per tutti l’adolescenza
rappresenta una fase di transizione da uno stato di <b>dipendenza familiare</b>, in cui la famiglia rappresenta la base sicura
ma dalla quale ci si vuole svincolare perché non più bambini ad una <b>fase</b> <b>di indipendenza</b> in cui però non si è ancora propriamente
adulti. E’ quello dell’adolescenza un
periodo molto delicato , costellato il più delle volte da conflitti familiari,
incapacità relazionali, riorganizzazione dell’immagine di sé e dello schema
corporeo. Ma cosa accade quando in questo momento di passaggio si sovrappone
per l’adolescente l’avere a che fare con una patologia cronica come il diabete.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Cambiamenti comportamentali e psicosociali<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Oltre ai cambiamenti metabolici e
ormonali nell’adolescenza assistiamo anche a modifiche comportamentali e
psicosociali, fattori che possono impattare sul <b>controllo del diabete</b>. Assistiamo in genere a mutamenti nei
rapporti con le figure di riferimento, ribellioni, tentativi di svincolo dalla
famiglia . Questo processo di maturazione ovviamente influenza ed è influenzato
dalla gestione di una malattia cronica come il diabete. La malattia infatti
crea una situazione di dipendenza , proprio nella fase in cui l’adolescente
sente maggiormente la spinta a definire la propria indipendenza e autonomia. Il
desiderio di svincolarsi dalla famiglia, potrebbe coincidere con una <b>ribellione nell’autogestione della malattia</b>
non praticata cioè in maniera rigorosa, con controlli farmacologici non
eseguiti, e regimi alimentari non consoni ad una dieta specifica e controllata.
Queste condotte comportamentali potrebbero stare a significare la rottura di un
legame di dipendenza dalla famiglia, ma anche dai medici e dai regimi terapeutici.
Tutto questo al solo scopo di affermare la propria identità ancora non ben
definita, e la propria espressione di libertà anche attraverso
atteggiamenti di sfida e di
ribellione. L’adolescente non avendo
ancora una propria autonomia e identità è incapace di pensare a se stesso come <b>adulto responsabile</b> , quindi potrebbe
non dare importanza alla prevenzione per le conseguenze delle complicanze
diabetiche. Inoltre il più delle volte non osserva le necessarie indicazioni
per mantenere un buon controllo metabolico, divenendo questo motivo di
conflitti e scontri con i genitori. Dal
punto di vista emozionale l’adolescente diabetico può mostrare segni di
difficoltà emotiva nei confronti della malattia: rabbia, negazione della
malattia, senso di ingiustizia, amplificazione degli aspetti negativi del
diabete, identificazione con la propria malattia. O anche collegare il diabete
a tutte le esperienze negative, credere che il diabete privi delle normali
opportunità che la vita offre, sentirsi diverso, chiudersi in sé stesso; <b>in
buona sostanza addebitare al diabete tutte le difficoltà e le complessità
dell’adolescenza</b>. In questa fase è importante che i medici specialisti
mantengano <b>una buona relazione con
l’adolescente</b> prefiggendosi obiettivi comuni da raggiungere attraverso una
buona alleanza terapeutica . In questo contesto diventano importati i coetanei
come punti di riferimento, il <b>gruppo </b>diventa
la sua figura di riferimento per la maturazione e lo sviluppo di una propria
identità , permettendo di uscire da <b>una
fase di isolamento</b> in cui molti ragazzi adolescenti si ritrovano. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Come comportarsi con un adolescente diabetico<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per un genitore non sempre è
facile sapere come comportarsi con il figlio adolescente, spesso è confuso ha
paura di sbagliare. Diciamo innanzi tutto che non ci sono comportamenti giusti
o sbagliati da adottare ma dipende molto dalla personalizzazione del caso , però ci sono degli elementi comuni su
cui possiamo fare leva per evitare problematiche future. Innanzi tutto bisogna evitare
</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->di identificare qualsiasi comportamento del
figlio con la problematica del diabete </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->di prestare eccessiva attenzione alla glicemia </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->di non incoraggiare l’autogestione della propria
malattia</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->di mostrare mancanza di fiducia nei confronti del
figlio</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Bisogna sottolineare però che se
è dannoso <b>non dare responsabilità e
fiducia</b>, lo è parimenti <b>eccedere</b>
nel dare indipendenza. In entrambi i casi il rischio è di trovarsi davanti ad
un adolescente che peggiora la sua adesione alla cura o che sviluppa disordini
di comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating disorder) o altre
problematiche quali ansia e depressione. I conflitti coi genitori diventano sempre
più frequenti, i controlli ambulatoriali si saltano perché ritenuti non
importanti, le abbuffate alimentari
diventano una costante . Tutti fattori che rendono la gestione del diabete più
pesante e che possono impattare sulla qualità di vita dell’adolescente e dei suoi
familiari. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Per qualsiasi informazione potete
contattarmi direttamente alla mia mail <a href="mailto:dottmariacarcuro@gmail.com">dottmariacarcuro@gmail.com</a> o
telefonarmi al Tel 347 9733631 e vi ricordo che in occasione della giornata
mondiale del diabete è possibile prenotare una visita gratuita. </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-10802202383398179562016-11-03T03:55:00.002-07:002016-11-03T03:56:43.458-07:00L'IMPORTANZA DI UNA TERAPIA PSICOLOGICA<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuJjtfibxzWtfull6TG_HfBDU6gx5PjnIQgZ9MVwBV75Cuj8QXDaDItDYzkKremFb5DfoOc-KpHpCopFG6wwNYbk54MdlNBmjHICsVD32UKVmuI8p90QoL0bMAMnrI6nrSnqfAUzIxQ4KP/s1600/un-salto-di-felicita.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjuJjtfibxzWtfull6TG_HfBDU6gx5PjnIQgZ9MVwBV75Cuj8QXDaDItDYzkKremFb5DfoOc-KpHpCopFG6wwNYbk54MdlNBmjHICsVD32UKVmuI8p90QoL0bMAMnrI6nrSnqfAUzIxQ4KP/s400/un-salto-di-felicita.jpg" width="400" /></a></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
I più grandi ostacoli della vita si trovano nella nostra mente. C’è sempre la <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">soluzione</span> a tutti i problemi, basta avere un <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aiuto</span> per poterli superare. I motivi di disagi sono molteplici, poiché la società attuale, nella sua complessità, richiede sempre più risposte pronte, veloci che talvolta sono causa di stress.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Purtroppo a volte ci sentiamo <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">inadeguati</span> e <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">privi di strumenti</span> per poter superare certe situazioni, sia nella vita privata, che in quella lavorativa e relazionale. Qualsiasi disagio può essere facilmente risolto, con un <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">aiuto psicoterapeutico, diretto, pratico, efficace,</span> grazie alla terapia cognitivo comportamentale. Questo tipo di terapia è attualmente considerata a livello internazionale come uno dei più affidabili ed efficaci modelli per la comprensione e il trattamento dei disagi psicologici. Si propone di aiutare le persone<span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; line-height: 1.5; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"> ad individuare i pensieri disfunzionali ricorrenti di interpretazione della realtà , al fine di sostituirli o integrarli con convinzioni più funzionali.</span></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
LA TERAPIA COGNITIVO COMPORTAMENTALE</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
LE SUE CARATTERISTICHE</div>
<ul style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; list-style-image: initial; list-style-position: initial; margin: 0px 0px 24px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E’ scientificamente fondata</span> – Attraverso studi controllati, molte ricerche hanno dimostrato che questa terapia, risulta molto efficace.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E’ orientata allo scopo</span>– Il terapeuta lavora insieme al paziente, per stabilire gli obiettivi della terapia, concordando insieme al paziente un piano di trattamento più consono al paziente.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">E’ pratica e concreta- </span>Lo scopo della terapia si basa sulla <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">risoluzione</span>, dei problemi psicologici concreti. Alcune tipiche finalità includono la riduzione dei sintomi depressivi, l’eliminazione degli attacchi di panico e dell’eventuale concomitante agorafobia, la riduzione o l’eliminazione dei rituali compulsivi o dei comportamenti alimentari patologici, la promozione delle relazioni con gli altri, la diminuzione dell’isolamento sociale, e cosi via.</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">È collaborativa –</span>Paziente e terapeuta lavorano insieme per capire e sviluppare strategie che possano indirizzare il soggetto alla risoluzione dei propri problemi, è infatti, una psicoterapia sostanzialmente basata sulla <span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">collaborazione</span> tra paziente e terapeuta. Entrambi sono attivamente coinvolti nella identificazione e nella messa in discussione delle specifiche modalità di pensiero che possono essere causa dei problemi emotivi e comportamentali che attanagliano il paziente</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: 700; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">È a breve termine- </span>La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, a seconda del caso, con cadenza il più delle volte settimanale. Problemi psicologici più gravi, che richiedano un periodo di cura più prolungato, traggono comunque vantaggio dall’ uso integrato della terapia cognitiva, degli psicofarmaci e di altre forme di trattamento.</li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-58015177176903559972016-11-02T09:42:00.001-07:002016-11-02T09:42:55.168-07:00 ATTACCO DI PANICO SINTOMI E CURA<div class="MsoNoSpacing">
<br /></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 10pt;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQcvWXdOhafWOlKwGvPjtnsUPMgyJ0qCWR2wmPMN6gn0z7UqeZR6vPghTplD2YNwLbFAt1qCDE4PSqDSBhvY5O29aDaj7CG35G015ikK-bluJpHM2TKSBPmsrftyDQn6S7eol8uOq4Zehyphenhyphen/s1600/ciclo-del-panico.png" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgQcvWXdOhafWOlKwGvPjtnsUPMgyJ0qCWR2wmPMN6gn0z7UqeZR6vPghTplD2YNwLbFAt1qCDE4PSqDSBhvY5O29aDaj7CG35G015ikK-bluJpHM2TKSBPmsrftyDQn6S7eol8uOq4Zehyphenhyphen/s320/ciclo-del-panico.png" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-family: Georgia, serif; font-size: 10pt;">Gli attacchi di panico si manifestano come episodi di
intensa e improvvisa paura che si concretizza con palpitazioni tremori,
sudorazione, paura di impazzire di morire e di perdere il controllo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gli attacchi di panico <b>possono presentarsi all'improvviso, senza
evidenti motivi,</b> come “un fulmine a ciel sereno” oppure possono essere
situazionali, cioè scatenati da uno specifico evento. Chi ha provato gli <b>attacchi
di panico</b> li descrive come un’esperienza terribile, spesso improvvisa
ed inaspettata, almeno la prima volta.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">E' ovvio che la paura di un nuovo attacco diventa immediatamente forte. Il
singolo episodio, quindi, sfocia facilmente in un vero e proprio <b>disturbo
di panico</b>, più per “paura della paura” che altro. La persona si trova
rapidamente invischiata in un <b>tremendo circolo vizioso</b> che
spesso si porta dietro la cosiddetta “<b>agorafobia</b>“, ovvero l’ansia
relativa all’ essere in luoghi o situazioni dai quali sarebbe difficile o
imbarazzante allontanarsi, o nei quali potrebbe non essere disponibile un
aiuto, nel caso di un attacco di panico inaspettato.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Con la <b>paura degli attacchi di panico</b> diventa quindi
pressoché impossibile uscire di casa da soli, viaggiare in treno, autobus o
guidare l’auto, stare in mezzo alla folla o in coda, e cosi via. Gli <b>attacchi
di panico</b> possono inoltre presentarsi a causa di condizioni mediche
generali o altre cause fisiche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<b><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Chi soffre di attacchi di panico</span></b><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> dovrebbe effettuare una visita medica per escludere le seguenti
patologie organiche:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 7.95pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-fareast-language: IT;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Prolasso della valvola mitralica: un
problema cardiaco minore che insorge quando una delle valvole cardiache non si
chiude correttamente<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 7.95pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-fareast-language: IT;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ipertiroidismo<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 7.95pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-list: l1 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-fareast-language: IT;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Ipoglicemia<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">oppure condizioni derivanti da<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 7.95pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-fareast-language: IT;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Utilizzo di sostanze stimolanti (
anfetamina, cocaina, caffeina)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 7.95pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-list: l0 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: Symbol; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol; mso-fareast-language: IT;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Astinenza da farmaci<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 4.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 14.3pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;">
<b><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il primo attacco di panico non si scorda
mai<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Il <b>primo attacco di panico</b> è generalmente inaspettato,
cioè si manifesta “a ciel sereno”, per cui il soggetto si spaventa enormemente
e, spesso, ricorre al pronto soccorso; poi possono diventare più prevedibili.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Per la diagnosi sono richiesti almeno due a<b>ttacchi di panico
inaspettati,</b> ma la maggior parte degli individui ne hanno molti di
più.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gli individui con <b>Disturbo di Panico</b> mostrano
caratteristiche preoccupazioni o interpretazioni sulle implicazioni o le
conseguenze degli <b>attacchi di panico</b>. La preoccupazione per il
prossimo attacco o per le sue implicazioni sono spesso associate con lo
sviluppo di condotte di evitamento che possono determinare una vera e propria <b>Agorafobia</b>,
nel qual caso viene diagnosticato il Disturbo di Panico con Agorafobia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Di solito gli <b>attacchi di panico</b> sono più frequenti in <b>periodi
stressanti</b>. Alcuni eventi di vita possono infatti fungere da fattori
precipitanti, anche se non indicono necessariamente un <b>attacco di
panico</b>. Tra gli eventi di vita precipitanti riferiti più comunemente
troviamo il matrimonio o la convivenza, la separazione, la perdita o la
malattia di una persona significativa, l’essere vittima di una qualche forma di
violenza, problemi finanziari e lavorativi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">I primi attacchi si verificano di solito in situazioni agorafobiche (come
guidare da soli o viaggiare su un autobus in città) e comunque spesso in
qualche contesto stressante.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Gli eventi stressanti, le situazioni agorafobiche, il caldo e le condizioni
climatiche umide, le droghe psicoattive possono infatti far insorgere
sensazioni corporee che possono essere interpretate in maniera catastrofica, <b>aumentando
il rischio di sviluppare attacchi di panico</b>.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">Sintomi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">I sintomi degli attacchi di panico generalmente
sono:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal">
<span style="font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; line-height: 115%; mso-fareast-language: IT;">-Palpitazioni/tachicardia (battiti
irregolari, pesanti, agitazione nel petto, sentirsi il battito in gola)<br />
-Paura di perdere il controllo o di impazzire (ad esempio, la paura di fare
qualcosa di imbarazzante in pubblico o la paura di scappare quando colpisce il
panico o di perdere la calma)<br />
- Sensazioni di sbandamento, instabilità (capogiri e vertigini)<br />
- Tremori fini o a grandi scosse<br />
- Sudorazione<br />
- Sensazione di soffocamento<br />
- Dolore o fastidio al petto<br />
- Sensazioni di derealizzazzione (percezione del mondo esterno come strano e
irreale, sensazioni di stordimento e distacco) e depersonalizzazione (alterata
percezione di sé caratterizzata da sensazione di distacco o estraneità dai
propri processi di pensiero o dal corpo)<br />
- Brividi<br />
- Vampate di calore<br />
- Parestesie (sensazioni di intorpidimento o formicolio)<br />
- Nausea o disturbi addominali<br />
- Sensazione di asfissia (stretta o nodo alla gola)<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 4.75pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 14.3pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; mso-outline-level: 3; text-align: justify;">
<b><span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Come si curano gli attacchi di panico?<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">In molti studi, la <b>terapia cognitivo comportamentale</b> è
risultata il miglior trattamento per i disturbi di attacchi di panico e
d'ansia. E’ particolarmente efficace per combattere gli attacchi di panico, con
un<b> successo dell’80- 90% dei casi.</b><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La terapia ha due componenti:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">a) l’identificazione e l’evoluzione del pensiero dai modelli distorti che
portano all’ ansia (terapia cognitiva) e b) la desensibilizzazione dell’ansia
attraverso l’esposizione alle situazioni temute (comportamento- terapia).<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’importanza assegnata a ciascuno dei due aspetti dipende dalla natura del
problema. Il primo passo verso il recupero è una buona diagnosi, non si può
risolvere un problema se non lo si conosce.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Una volta che è stata fatta la diagnosi, il recupero è già in atto, anche
se bisogna ricordare che è necessaria disciplina e dedizione perché si possa risolvere
il problema al fine di superare gli attacchi di panico è necessario capire qual
è la causa scatenante; spesso proprio la comprensione del problema è la chiave
per la guarigione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">La psicoterapia cognitivo comportamentale spiega alla persona il ruolo
dell’ansia nell ’innesco del panico, il ruolo dello stress, della personalità,
dell’iperventilazione, degli evitamenti nella cronicizzazione del disturbo. La
cura dagli attacchi di panico non può prescindere dall’ analisi dei pensieri
catastrofici che fanno interpretare i segnali dell’ansia come eventi terribili
quali l’infarto, la pazzia o la perdita di controllo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’esposizione graduale agli eventi temuti è uno degli strumenti chiave
nella cura degli attacchi di panico secondo l’approccio della psicoterapia
cognitivo comportamentale, attraverso l’esposizione la persona ha la
possibilità di smentire l’ipotesi catastrofica temuta ed inizia pian piano ad
riappropriarsi della propria vita.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-bottom: 9.55pt; mso-line-height-alt: 9.55pt; text-align: justify;">
<span style="color: #2b2b2b; font-family: "Georgia","serif"; font-size: 10.0pt; mso-bidi-font-family: Arial; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">L’approccio della psicoterapia cognitivo comportamentale ai problemi di
panico è, confrontata ad altre psicoterapie, abbastanza breve (entro pochi
mesi, se si seguono le indicazioni del terapeuta, si possono già avere
risultati molto buoni), orientata agli obiettivi, attiva, misurabile, efficace.<o:p></o:p></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-56599311974455679922016-10-29T01:53:00.001-07:002016-10-29T01:53:39.396-07:00DIABETE E VITA DI COPPIA<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaOLOiWmutLONJedoejBiQpGVj7elklZPOvKDtU4YmBrErgXZVxjK059ANokuQtGcgR0BnjH7RQ8lUqohWRxzvv1hLBviLAwFxNgBnTI-Ji_v5HHDRTK8BVAu_5G3Wb7MF_FQZY1Be4pxB/s1600/diabete+e+coppia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiaOLOiWmutLONJedoejBiQpGVj7elklZPOvKDtU4YmBrErgXZVxjK059ANokuQtGcgR0BnjH7RQ8lUqohWRxzvv1hLBviLAwFxNgBnTI-Ji_v5HHDRTK8BVAu_5G3Wb7MF_FQZY1Be4pxB/s1600/diabete+e+coppia.jpg" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
E’ indubbio che il diabete sia
una <b>patologia complicata</b>, non solo
per chi ne è affetto , ma anche per <b>il
partner</b> che quotidianamente vive accanto alla persona diabetica.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il partner il più delle volte <b>è confuso</b>, non sa come starle accanto,
spesso <b>non sa come comportarsi</b> e questa modalità lo manda in crisi. La
domanda ricorrente che si fa chi vive accanto ad una persona diabetica è se
motivarlo a seguire i trattamenti magari risultando invadente,oppure mostrarsi
distaccati con i conseguenti sensi di colpa. Ecco qui elencati una serie di
aspetti da considerare nella coppia.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Il
dialogo è importante nella coppia<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Parlare di questa patologia con
il partner , scambiarsi informazioni è fondamentale. Ad esempio recarsi insieme
dal medico o diabetologo, ai vari controlli mensili può essere molto positivo,
perché questo permette di eliminare alcuni dubbi sui luoghi comuni della patologia,
e di avere chiarimenti riguardo ai rischi di trasmissione nei casi si desidera
avere un bambino. Alcuni vanno dal medico in coppia, altri vorrebbero una
maggiore condivisione di questo momento ma ci vanno da soli, altri invece si
gestiscono intenzionalmente tutto da soli. In tutti questi casi nella coppia
bisogna parlarne, in modo chiaro senza paura, esprimere le proprie sensazioni,
i propri vissuti in modo da creare un equilibrio stabile per la coppia. Questa
collaborazione ad esempio potrebbe essere utile nel gestire le emergenze. Se
l’ipoglicemia conduce ad una perdita di coscienza, il partner deve saper
gestire la situazione, agendo lui stesso in prima persona, o chiamando
qualcuno. In entrambi i casi deve <b>essere
collaborativo</b>, non deve far sentire la persona diabetica sola con il suo
problema. In alcuni casi tuttavia il partner può avere la tendenza <b>al “controllo”</b> a sorvegliare la persona
diabetica ad insistere perché prenda
appuntamento dal medico, o che mangi in un certo modo etcc.. Se la persona non
segue i suoi consigli il partner si sente inutile, incapace di aiutarla e
sentirà molto probabilmente un forte senso
di colpa. In questi casi non bisogna sentirsi completamente responsabili , è
pur sempre il paziente diabetico responsabile dei cambiamenti positivi o
negativi che possono sopraggiungere nella gestione della malattia.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span></div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>I pasti
devono essere regolari ed equilibrati <o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il momento del pasto deve
rappresentare per il diabetico e per le persone che gli vivono accanto, un <b>momento di condivisione</b>, di piacere.
Quindi è opportuno che le persone che vivono accanto al diabetico seguono le
stesse regole per <b>non discriminarlo</b>
e non tentarlo con cibi che i diabetici non possono concedersi.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span></div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[endif]--><b> I momenti
di irritabilità del diabetico possono minare il rapporto di coppia<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come tutte le malattie croniche
anche il diabete potrebbe minare la propria autostima, l’immagine che si ha del
proprio corpo e della propria salute. Tutto questo diventa fonte di <b>angoscia e irritabilità</b> per il
diabetico portando ripercussioni sul rapporto di coppia, e provocare altri
disfunzioni nel comportamento , <b>depressione,
somatizzazioni e violenze coniugali e irritabilità</b>. In questi casi è importante che i partner sono
informati riguardo al fatto che il diabetico <b>non agisce consapevolmente</b> ma che ha bisogno di essere aiutato e
capito e laddove il partner nonostante
le buone intenzioni non riesce a stargli accanto di chiedere un aiuto da un
professionista.</div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 18.0pt; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoListParagraph" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Problematiche
sessuali<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il diabete ha ripercussioni sulla
sessualità sia dal punto di vista psicologico e dal punto di vista fisiologico
perché gli squilibri glicemici hanno ripercussioni in quanto gli eccessi di
zuccheri nel sangue possono deteriorare i vasi sanguigni e le terminazioni
nervose con conseguenze sul desiderio sessuale. Nell'origine dei problemi sessuali dei
pazienti diabetici pesano <b>i fattori
organici</b> e <b>l'impatto psichico</b>, i
quali sono tra loro in un rapporto di interdipendenza circolare, contribuendo
entrambi all'eziologia delle varie disfunzioni sessuali che possono
essere di varia tipologia. In alcuni casi vi è una prevalenza eziologica di
fattori organici, in altri pesano di più fattori di natura psicologica. Nel
caso della popolazione diabetica l'incidenza dei fattori organici e di quelli
psicologici dipende sia dall'età del paziente che dalla durata della malattia. E’
utile più che opportuno che il paziente affronti il suo problema <b>sia con il partner</b> che con<b> uno</b> <b>psicologo</b>, perché la dimensione psicosessuale ha una notevole
importanza nell'ambito del benessere psicofisico e relazionale dell'individuo
ed è sicuramente un indice di tutto questo.</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In alcuni casi può essere utile
un percorso psicologico più specifico per far aprire la coppia o la famiglia ad
altri punti di vista, purché lo si faccia con molta cautela, valutando caso per
caso e monitorando strettamente la persona col diabete dal punto di vista
metabolico durante la terapia.<br />
In ogni caso il ruolo del medico – e anche dello psicologo – non è per forza
quello di riscrivere la storia del paziente; il team deve aprire delle finestre
nella relazione, far intravedere delle possibilità alternative e compatibili,
in modo che <b>la relazione di coppia</b>
non influisca negativamente sulla salute di entrambi.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-62653575356840906782016-10-19T10:05:00.000-07:002016-10-19T10:05:44.627-07:00FAMIGLIA E DIABETE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3jMVwI1Ti4Tyun5aQpYGAtDi0sGGusmRToXDgCGNfDEy04sYtqFamI7mbD6KUbQcYCmJagSeVzDJYBj7lM3NeZapl_oE-2GtAotWTNWy_tstJpxDMEvtMpt_s7ktCIaX7G0yYub1utaUI/s1600/famiglia+%25281%2529.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="183" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh3jMVwI1Ti4Tyun5aQpYGAtDi0sGGusmRToXDgCGNfDEy04sYtqFamI7mbD6KUbQcYCmJagSeVzDJYBj7lM3NeZapl_oE-2GtAotWTNWy_tstJpxDMEvtMpt_s7ktCIaX7G0yYub1utaUI/s320/famiglia+%25281%2529.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La diagnosi di una malattia
cronica come il diabete in un <b>bambino
e/o adolescente</b> rappresenta una fase molto delicata. Venire a conoscenza di
avere una patologia con cui convivere tutta la vita determina un riequilibrio
nell’assetto familiare non sempre facile, perché la diagnosi determina un
cambiamento che destabilizza l’intera quotidianità della famiglia , i ruoli, le
abitudini alimentari e i vissuti emotivi del bambino e/o adolescente diabetico
ma anche dei genitori.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Spesso ma non sempre è la madre a farsi carico
della gestione della patologia, è dunque lei che diventa <b>“responsabile</b>”della <b>cura </b>e
delle <b>problematiche mediche</b> e questo
determina nel bambino un certo grado di dipendenza maggiore rispetto ai
coetanei o agli altri membri della famiglia. Il bambino diventa così il centro
di attenzione dell’intera famiglia ed i ruoli degli altri componenti si
strutturano e si modificano in base ad esso, e a risentirne spesso è anche la
vita di coppia. L’insorgenza di questa
patologia nel bambino, provoca un riassetto del sistema familiare da due punti
vista quello <b>prettamente pratico</b> per
le procedure mediche e quello <b>psicologico
</b>per i vissuti di <b>ansia</b> e
sopratutto di <b>controllo</b> che ne
consegue.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vediamo come reagisce la famiglia
quando si trova ad avere la diagnosi di diabete di un bambino e /o adolescente</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Negazione della diagnosi generando ipotesi
alternative</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Angoscia , tensione e interrogativi per il
futuro del figlio</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Senso di colpa , risentimento verso il coniuge ,
per il fattore ereditarietà</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Controllo del diabete con estrema rigidità da
parte di chi se ne prende cura. Questo produce esclusività nel rapporto con il
bambino, e allontanamento del coniuge con i conseguenti problemi di coppia, e
degli altri membri della famiglia.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Meno attenzioni agli altri figli generando
invidie e rivalità</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: Symbol; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;">
</span></span><!--[endif]-->Iperprotezione verso il bambino , generando poca
autonomia e dipendenza nel bambino</div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Spesso a risentirne è il <b>clima familiare</b>, spesso pieno di
conflitti con ansie , tensioni,un clima poco sereno oppure si rompono equilibri
già di per sé precari. Spesso chi si prende cura del bambino diabetico ha tutto
il peso della <b>responsabilità</b> che
diventa di tipo <b>pratico</b>, <b>organizzativo </b>ed <b>emotivo</b>. Chiaramente molto dipende dalla struttura di personalità
di chi se ne prende cura, chi sa offrire una <b>base sicura</b> e <b>contenitiva </b>ed
è quindi più sicuro di sé si sentirà meno inadeguato nell’offrire il sostegno e
la cura e questo avrà meno risvolti negativi sul clima familiare. L’influenza
dei fattori familiari sul controllo del diabete, è stata oggetto di molti
studi, dai quali è emerso che uno scarso controllo metabolico, è spesso
correlato ad una famiglia conflittuale che funziona male, in cui non si
esprimono con naturalezza le emozioni e che con difficoltà da un sostegno al
bambino diabetico. Inoltre in questo contesto il bambino o l’adolescente
diabetico, ha una maggiore probabilità di manifestare <b>difficoltà emotive</b> e <b>comportamentali</b>,
<b>disturbi alimentari</b> ,problemi nell’aderenza
farmacologica e aumento nella chetoacidosi diabetica. Va sottolineato però che
è complicato stabilire se i problemi familiari siano la causa o semplicemente
il risultato dei problemi associati alla patologia diabetica. Il funzionamento
comportamentale delle persone conseguente
alla propria personalità può condizionare
il loro atteggiamento nei confronti del diabete in ambito familiare. Se i
problemi psicologici sono affrontati correttamente, la gestione del diabete
nella sua complessità viene facilitata. Alla base di quanto detto risulta
essere importante per un bambino diabetico il relazionarsi in un ambiente familiare sano da un punto di vista
psicologico, perché in questo caso ha maggiori possibilità di diventare un
adulto responsabile che si prende cura della propria salute. Questi bambini
hanno bisogno di vivere in una struttura familiare stabile e di un approccio
relazionale coerente senza eccessive costrizioni. I bambini diabetici inoltre devono
sviluppare la propria indipendenza fin da piccoli, in un clima familiare caldo,
sereno e devono impiegare il proprio tempo in attività positive e piacevoli. Anche
se è importante l’autonomia e l’indipendenza del bambino, nella prima fase
della diagnosi di diabete è indispensabile per i genitori abituarsi ad
esercitare un controllo della situazione da un punto di vista pratico per quanto
riguarda il dosaggio dell’insulina e la condotta alimentare. Tutto questo
potrebbe indurre nel genitore che si prende cura del figlio,un conflitto da una
parte la rigidità proprio per il fatto che le cure sono necessarie e dall’altra
il non riuscire a tollerare in alcune situazioni la sofferenza del figlio, da
cui poi ne conseguono i sensi di colpa. In maniera speculare invece la madre che
è in genere quella predisposta alla somministrazione dell’insulina , potrebbe
essere percepita come colei che non protegge dal dolore, anzi è vissuta <b>come punitiva </b>e questo potrebbe minare
la relazione madre-figlio. Ad esempio si può chiedere al bambino di
rappresentare tramite il gioco, le situazioni delle cure mediche. Gioco che
diventa ruolo attivo nel corso ad esempio della somministrazione dell’insulina.
Nonostante il gioco però molti bambini, odiano il loro diabete, da una parte perché
vissuto come una punizione, dall’altra per il riflesso dei loro genitori. In conclusione
è possibile modificare l’atteggiamento dei genitori e dei bambini, cominciando
a parlarne quanto prima.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-43014324683853538872016-09-30T09:51:00.000-07:002016-09-30T09:51:08.336-07:00CHE STRESS!!!…… LO STRESS<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-1thLEiCoDLuEEKOVG-d2oN-oTjeOVJ7D4b16uy93UVegse7M4d4Nc3AbrZ9JVhSYeitv5XdJAl5EfHpU51CoauYpH4q1wUFGOJCM9oJeLhZiEy8t9w4GCg0S7QcuxIehDwDyQQhNN2-m/s1600/stress.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="297" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg-1thLEiCoDLuEEKOVG-d2oN-oTjeOVJ7D4b16uy93UVegse7M4d4Nc3AbrZ9JVhSYeitv5XdJAl5EfHpU51CoauYpH4q1wUFGOJCM9oJeLhZiEy8t9w4GCg0S7QcuxIehDwDyQQhNN2-m/s320/stress.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Nella vita di tutti i giorni è
facile sentirsi stressati. Impegni che si susseguono, preoccupazioni,
problematiche di vario genere, possono diventare fonte di disagio. Ma cos’è
effettivamente lo stress? Scopriamolo in questo articolo in cui viene fatta una
panoramica generale di cosa sia effettivamente lo stress per poi passare ad
alcuni rimedi pratici.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lo stress può essere considerato
come uno stato di <b>tensione</b>, di <b>allarme</b> che può coinvolgere totalmente
la persona sia a <b>livello fisico</b> che <b>mentale</b>. Rappresenta una risposta
immediata, un insieme di reazioni che interessano l’intero sistema nervoso, il
sistema endocrino e immunitario. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Si manifesta in <b>tre fasi</b>, che vanno a rappresentare la
cosi detta <b>Sindrome Generale di Adattamento(GAS)</b></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 40.75pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
</div>
<ul>
<li>·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span><b style="text-indent: -18pt;">Fase di
allarme </b><span style="text-indent: -18pt;">si caratterizza perché la persona avverte un eccesso di
sollecitazioni, ambientali, emotive, e cerca in tutti i modi di far fronte a
questa necessità, per tornare ad una fase iniziale di stabilità. Il corpo
interpreta questa condizione come un pericolo e di conseguenza vengono
rilasciati in circolo gli ormoni, </span><b style="text-indent: -18pt;">cortisolo</b><span style="text-indent: -18pt;">,
</span><b style="text-indent: -18pt;">adrenalina</b><span style="text-indent: -18pt;"> e </span><b style="text-indent: -18pt;">noradreanalina , </b><span style="text-indent: -18pt;">con un aumento di dieci volte di più rispetto ad
una condizione normale.</span></li>
<li>·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span><b style="text-indent: -18pt;">Fase di
resistenza </b><span style="text-indent: -18pt;">è la cosi detta seconda fase, chiamata cosi perché la persona
cerca di adattarsi alle sollecitazioni che riceve finché l’elemento stressante
non scompare. In questa fase c’è la sovrapproduzione di cortisolo che causa un
indebolimento delle difese immunitarie. A lungo andare lo stress cronico, può
con molta probabilità favorire l’insorgenza di molte malattie di tipo virale,
batterico e autoimmuni.</span></li>
<li>·<span style="font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span><b style="text-indent: -18pt;">Fase di
esaurimento </b><span style="text-indent: -18pt;">questa fase si caratterizza per il fatto che il nostro corpo,
percepisce il pericolo come finito oppure cadono tutte le difese e quindi le
energie cominciano a venir meno, ci troviamo di fronte ad una vera e propria </span><b style="text-indent: -18pt;">fase depressiva</b><span style="text-indent: -18pt;"> .</span></li>
</ul>
<!--[if !supportLists]--><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Va sottolineato che quando la
persona si trova di fronte a fasi di <b>stress
cronico</b>, potrebbe sentire la necessità impellente di mangiare di più oppure
utilizzare sedativi, alcool, fumo, per calmare lo stato ansiogeno associato al
periodo di stress.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>I SINTOMI DELLO STRESS<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Regolare difficoltà ad
addormentarsi</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Frequente desiderio di
piangere</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Costante senso di
stanchezza e di sonno</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Difficoltà nella concentrazione
e nel prendere decisioni</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Tic nervosi</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Irritabilità</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Senso di inadeguatezza</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Perdita d’interesse per
il sesso</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Voracità</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Pensieri tristi e cupi</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Aumento del consumo di
tabacco e di alcool</div>
<div class="MsoNormalCxSpMiddle" style="text-align: justify;">
Mancanza di entusiasmo</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Guida veloce e pericolosa</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>COME GESTIRE LO STRESS CON DEI RIMEDI PRATICI<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 17.85pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -17.85pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 17.85pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -17.85pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Pensare a
se stessi<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Prendersi cura di sé, facendo per
almeno dieci minuti al giorno qualcosa che vi piace fare, leggere un libro,
ascoltare musica, guardare un film. Insomma qualcosa che amate fare e che vi fa
stare bene.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 18.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Dieta
sana <o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Seguire una dieta bilanciata ,
varia e ricca di nutrimenti essenziali.
Soprattutto la dieta non deve essere intesa come privazione ma come un elemento
che fa bene a corpo e mente.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 18.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Munirsi
di autoironia<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Impariamo a non prenderci troppo
sul serio , a ridere di noi stessi e a vivere la vita con leggerezza.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 18.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Non
tenersi tutto dentro <o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Parlatene con qualcuno, un amico,
un confidente vi aiuterà a liberarvi delle emozioni negative che invece se
soffocate si somatizzeranno recando
malessere a tutto l’organismo.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 18.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Circondatevi
di persone positive<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Le persone negative non faranno
altro che acuire il senso di stress. Le persone propositive vi aiuteranno a
superare le difficoltà e quindi a stare meglio.</div>
<div class="MsoListParagraph" style="margin-left: 18.0pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="font-family: Wingdings; mso-bidi-font-family: Wingdings; mso-fareast-font-family: Wingdings;"><span style="font-family: "Times New Roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; font-variant-numeric: normal; line-height: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Stare
all’ aria aperta<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Da molti studi è emerso che stare
a contatto con la natura aiuta molto a ridurre lo stress. Una passeggiata al
parco o in un viale alberato aiuta molto a ridurre la concentrazione di stress.<b><o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Questi elencati sono solo alcuni <b>rimedi pratici</b> che chiaramente possono
essere presi in considerazioni per eventi di <b>lieve stress</b>. Se ci troviamo di fronte a <b>forme croniche o acute</b> di stress è consigliabile rivolgersi ad uno psicoterapeuta . </div>
<br />
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-42720603467821146842016-09-19T02:37:00.000-07:002016-09-19T02:37:07.865-07:00IL DIABETE E LA TRAPPOLA DELLA MENTE<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ77a4QC8acJ90yygD5KYRAzyJPfWL-KS5qJOS8YraNIBh0FRO8lKEcumZOr0GZ-_1UPCgIhyphenhyphenLh11fJpuXXElA_E85Z7ZiFmD75i8PCsU2I_liRR3I2cJm7BT-TJzYMF5_ZVH-okSQRfDp/s1600/emozioni+pensieri+e+diabete.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="231" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhJ77a4QC8acJ90yygD5KYRAzyJPfWL-KS5qJOS8YraNIBh0FRO8lKEcumZOr0GZ-_1UPCgIhyphenhyphenLh11fJpuXXElA_E85Z7ZiFmD75i8PCsU2I_liRR3I2cJm7BT-TJzYMF5_ZVH-okSQRfDp/s320/emozioni+pensieri+e+diabete.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Spesso pensieri ed emozioni
fortemente negative condizionano enormemente la nostra vita e le nostre
capacità di far fronte alle difficoltà. Quello che <b>pensiamo </b>e quello che <b>sentiamo</b>
<b>a livello emotivo</b> ci indirizzano
verso comportamenti che possono essere disfunzionali e creare disagio. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando dominano emozioni
fortemente negative perdiamo la capacità di vedere aspetti positivi nella
nostra vita, nel nostro lavoro, nella nostra relazione, risulta più difficile
far fronte agli impegni, ci sentiamo demotivati , stanchi e perché no anche <b>depressi</b> o in <b>ansia</b> per il futuro. Se ci troviamo di fronte ad una patologia come
il <b>Diabete, </b>ci sono<b> pensieri negativi rispetto al futuro</b>
rispetto alla vita di tutti i giorni, è una <b>malattia cronica</b> e bisogna conviverci quotidianamente con il
trattamento farmacologico e il cambiamento dello stile di vita, una dieta
corretta che non sempre è facile attuare. Ne consegue che seguire un’alimentazione
corretta e la gestione del peso possono essere gravemente compromesse da <b>pensieri </b>ed <b>emozioni</b> negative. Spesso la persona si pone obiettivi di controllo
dell’alimentazione, di perdita di peso, e di gestione della malattia di <b>tipo perfezionistico</b> o del tipo <b>tutto bianco o tutto nero</b> ad esempio
“non posso permettermi assolutamente uno spuntino fuori pasto” oppure “devo
perdere 20 Kg in pochi mesi”. Se questi obiettivi perfezionistici non vengono
soddisfatti la persona pensa di aver fallito e quindi di contro si lascia
andare completamente perché si giudica molto negativamente. Non sono stato
all’altezza di raggiungere ciò che mi ero prefissato penserà e si giudicherà in
maniera molto negativa. Questo atteggiamento non farà altro che <b>demotivare</b> il paziente diabetico dal
perseguire un regime alimentare corretto e l’aderenza al trattamento farmacologico.
A questo punto è molto probabile che come in un circolo vizioso il paziente si
prefiggerà nuovamente obiettivi perfezionistici a cui seguirà nuovamente una
perdita di controllo che farà sentire di nuovo il fallimento della dieta e
quindi l’acquisto di peso. Ne conseguirà nuovamente un vissuto emotivo di
depressione, tristezza, di fallimento , una trappola emotiva da cui sembra
impossibile liberarsi. </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La terapia cognitivo
comportamentale per quanto riguarda il controllo dell’alimentazione lavorando
sugli stili di pensiero <b>perfezionistico,
dicotomico</b>, <b>rigido, </b>permetterà
di raggiungere obiettivi <b>sempre più
realistici</b> e attraverso il riconoscimento
dei pensieri disfunzionali e degli errori cognitivi permetterà di
individuare <b>i tranelli della nostra
mente </b>in cui spesso cadiamo. Per quanto riguarda la gestione del
trattamento farmacologico,una persona con diabete di fronte a livelli di
glucosio elevati potrebbe reagire cognitivamente dicendo a se stesso “è un
disastro” non riuscirò mai a tenere sottocontrollo il diabete “mi sento di non
valere”. Da questo modo di pensare potrebbe scaturire nella persona un vissuto
emotivo di tristezza , abbattimento , rabbia, delusione e quindi arrendersi al
trattamento e alla gestione della malattia. Un lavoro psicoterapeutico in tal
senso potrebbe aiutare la persona nel favorire l’autoefficacia, l’autostima,
nel favorire una migliore concezione di se stesso. Generalmente per una
migliore efficacia del trattamento si coinvolgono laddove è possibile i
familiari o chi si prende cura del paziente diabetico,insegnando a gestire i
conflitti che possono minare l’intero equilibrio familiare e la gestione della
malattia stessa, riconoscendo l’importanza che l’intero sistema familiare ha
nella gestione ottimale della patologia. </div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-69094640153017362632016-09-05T10:28:00.001-07:002016-09-06T06:38:41.261-07:00Una pungente paura: L’AGOFOBIA <div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh87kaF6Lvi6rl5SubuPfC7IAaPPJkKwCxzga71Ki3L_V_45kwizyC9YBLKda3K2J9vx6PFXIkGaiXiJ4Ys6k0n-OjdrFy1z6kO9zzOE3qpB1ik8_dWbof7Tk8D-N3nC7oeClgJva7AvlwG/s1600/autoiniettore-softinject-2406783646.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="160" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEh87kaF6Lvi6rl5SubuPfC7IAaPPJkKwCxzga71Ki3L_V_45kwizyC9YBLKda3K2J9vx6PFXIkGaiXiJ4Ys6k0n-OjdrFy1z6kO9zzOE3qpB1ik8_dWbof7Tk8D-N3nC7oeClgJva7AvlwG/s320/autoiniettore-softinject-2406783646.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Per molte persone con diabete, l’iniezione di insulina
rappresenta un appuntamento quotidiano, un’abitudine a cui purtroppo non
possono sottrarsi. Ma cosa accade quando oltre al disagio della malattia si
presenta anche una forte </span><b style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">paura di fare l’iniezione</b><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">
di insulina per esempio? Il paziente non prova solo fastidio, </span><b style="font-size: 12pt; line-height: 115%;"><span style="color: #984806; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 128;">ma una vera e propria sensazione di forte ansia o
di panico, quando deve iniettarsi l’insulina, o eseguire i controlli glicemici</span></b><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Si stima infatti che circa il 10% delle persone sia AGOFOBICA
e che la sintomatologia può variare da un soggetto ad un altro. Vediamo più da
vicino alcuni dei <b>sintomi più comuni</b>,
quando si ha paura dell’ago:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 38.8pt; mso-add-space: auto; mso-list: l1 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Tachicardia</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Vertigini</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Nausea</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Sudorazione
eccessiva</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Svenimento</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Pallore</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Abbassamento
della pressione sanguigna</span></li>
</ul>
<!--[if !supportLists]--><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Questo quadro sintomatologico può manifestarsi, per un
prelievo di sangue, una vaccinazione o appunto la somministrazione ripetuta di
un farmaco o sostanza, proprio come avviene nel diabete. Questo tipo di fobia
si può manifestare nel adulto come nel bambino. Ci sono persone che possono avvertire
un senso di vuoto, un “mancamento” che può sfociare in una perdita di coscienza,
subito dopo una puntura, a causa di un riflesso vagale vasomotore che determina
un abbassamento della pressione sanguigna. Questo tipo di reazione generalmente
si riscontra nelle <b>persone adulte</b> ed
è più comune negli uomini che nelle donne. Altre persone invece temono il <b>dolore</b>
in seguito all’iniezione, altre hanno paura della <b>dimensione dell’ago</b>. Inoltre le manifestazioni più evidenti
avvengono in seguito a prelievi di sangue e ad iniezioni intramuscolari. <b>Nei bambini</b> invece la paura di essere
punti dal ago si manifesta più che altro come <b>paura del dolore</b> conseguente alla puntura dell’ago, perché hanno
una soglia dolorifica più bassa. Come per l’adulto anche per il bambino non va
trascurato il trattamento di questa fobia infantile, perché un trattamento
precoce, fin dal suo prima manifestarsi, può impedire che questi bambini da
adulti diventino “agofobici”.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Vediamo ora quali possono essere <b>i fattori</b> che aumentano il rischio di diventare agofobici:<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo2; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Esperienze
traumatiche precoci</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Reazioni
avverse durante un’iniezione</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Durata
del trattamento</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal; line-height: normal;"> </span></span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%; text-indent: -18pt;">Senso
di isolamento</span></li>
</ul>
<!--[if !supportLists]--><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> </span><span style="font-size: 12pt; line-height: 115%;">Vediamo questi fattori più in dettaglio:</span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Per <b>esperienze traumatiche</b>
s’intende ad esempio una iniezione difficoltosa, o praticata da qualcuno che ha
utilizzato una tecnica sbagliata, che ha provocato un forte dolore o che non ha
avuto le giuste accortezze. Non è ancora
facile stabilire se una prima esperienza traumatica, come una prima iniezione
difficoltosa, rappresenti la causa della successiva agofobia, oppure
rappresenti solo il primo episodio di una vera e propria malattia che esordisce
in quella situazione. Nell’ agofobia non è da escludere anche l’ereditarietà, alcuni
studi hanno evidenziato infatti che le persone agofobiche hanno uno dei due
genitori o un fratello con la stessa fobia.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Per <b>reazioni avverse</b>
durante una iniezione s’intende ad esempio una reazione allergica, o ad un
vaccino somministrato per iniezione. Queste reazioni avverse per associazione
possono far scaturire nel paziente la paura di sottoporsi ad altre iniezioni
per le conseguenze avvertite in precedenza. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Nei <b>trattamenti a
lungo termine</b> è molto più probabile che si sviluppi la paura dell’ago per
le ripetute esperienze. Ma diventa ancor
più invalidante quando il paziente ad
esempio diabetico deve sottoporsi a trattamenti come la terapia insulinica e l’autocontrollo
glicemico mediante prelievo di sangue capillare. Il paziente in questione non
solo deve accettare, convivere con una malattia cronica che comporta un cambiamento
nello stile di vita , ma deve convivere quotidianamente con la paura e il
disagio conseguente al trattamento del diabete laddove si è anche agofobici . Chiaramente
questo potrebbe rappresentare uno dei fattori che concorrono alla riduzione
della compliance farmacologica e quindi alla buona riuscita del trattamento del
diabete.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Senso di isolamento</span></b><span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"> cioè la difficoltà a non riuscire a
comunicare questa paura ai propri familiari, al medico, a chi deve farci l’iniezione.
Questo atteggiamento di chiusura non fa che aumentare il nostro disagio e la
paura e non permette a chi deve farci l’iniezione di avere un’accortezza
maggiore nei nostri confronti. <o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Quale trattamento per l’agofobico?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Innanzitutto rivolgersi ad un esperto psicoterapeuta quando
la fobia è invalidante per il successo delle terapie farmacologiche.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 2.8pt; text-align: justify;">
<span style="font-size: 12.0pt; line-height: 115%;">Parlarne del problema innanzitutto serve a circoscriverlo, definirlo
e razionalizzarlo. Spesso il paziente sa che la sua paura è immotivata,
sproporzionata al evento, ma non sa come gestirla . Si farà quindi una buona
anamnesi per capire l’origine del problema e come controllarlo. <b>La terapia cognitivo</b> <b>comportamentale</b> rappresenta un valido
rimedio per le fobie perché attraverso alcune tecniche scientificamente
dimostrate, permette di vincere la paura. Ad esempio la <b>desensibilizzazione sistematica , l’esposizione</b> sono solo alcuni
esempi di tecniche che funzionano e che
hanno buoni risultati nel trattamento delle paure. <o:p></o:p></span></div>
<br />
www.psicoterapeutacarcuro.it<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-41077163303690028002016-09-02T04:17:00.000-07:002016-09-06T06:39:31.987-07:00 LO STRESS EMOTIVO PEGGIORA IL DIABETE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhus4z7BFrl2QtCQ4e4QIzogtnvUdmheP8h0Vg8wExHc7Tj7rpamB0TLuoR0lQa7WDrkc9-Tse8bskLA0pYPiE6NexeVBbAoFujUUJ7sGN2U9P0mpdrzhyphenhyphenbtAVzcPNxd31m_pIIefvTRFay/s1600/free-style-abbot.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="102" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhus4z7BFrl2QtCQ4e4QIzogtnvUdmheP8h0Vg8wExHc7Tj7rpamB0TLuoR0lQa7WDrkc9-Tse8bskLA0pYPiE6NexeVBbAoFujUUJ7sGN2U9P0mpdrzhyphenhyphenbtAVzcPNxd31m_pIIefvTRFay/s320/free-style-abbot.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Esiste una correlazione
dimostrata da molti studi, che evidenzia una influenza tra stato psicologico e controllo metabolico nel <b>diabete sia di tipo 1 che 2</b>. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Del resto come evidenziato dal DSM-IV-TR,
<b>i fattori</b> <b>psicologici possono influenzare il decorso di una patologia organica</b>,interferendo
con i trattamenti, o <b>possono esacerbare
i sintomi della condizione patologica</b>, scatenando le reazioni fisiologiche <b>correlate allo</b> <b>stress</b>(Criteri DSM-IV-TR). Secondo uno studio condotto da un team
di ricercatori dell’University of California, San Francisco (Ucsf), lo stress
emotivo legato all’ansia provocata dalla gestione del diabete, può peggiorare
l’andamento della patologia. Al contrario se migliora lo stato emotivo,
attraverso uno stile di vita più sano migliora anche la condizione medica. </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Tutto questo perchè in condizioni
di <b>stress psicologico</b> è più
difficile </div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Autogestirsi</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Mantenere uno stile di vita corretto</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Mantenere l’aderenza alla terapia farmacologica</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Essere costanti nel controllo glicemico e
compilazioni del diario giornaliero</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Seguire una dieta sana</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><span style="text-indent: -18pt;">Incrementare l’attività fisica</span></li>
</ul>
<!--[if !supportLists]--><br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Quando si è stressati si avverte
la tendenza a mangiare cibi più grassi, non salutari, snack più ipercalorici,
si è meno propensi a fare lunghe passeggiate, si gestisce male la rabbia e di
conseguenza si hanno più conflitti familiari e di coppia. Di conseguenza lo stress
condizionando <b>negativamente il
comportamento</b> va a sua volta ad influenzare negativamente lo stato della
glicemia. Si può quindi affermare che <b><span style="color: #984806; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 128;">l’aspetto
emotivo della condizione diabetica, influisca in modo diretto sull’andamento
della glicemia </span></b>e che <b><span style="color: #984806; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 128;">lo scarso
controllo della glicemia, porti ad una scarsa motivazione nel cambiare lo stile
di vita, aumentando lo stress</span></b> <b>come
in un circolo vizioso</b>. </div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<v:shapetype coordsize="21600,21600" filled="f" id="_x0000_t75" o:preferrelative="t" o:spt="75" path="m@4@5l@4@11@9@11@9@5xe" stroked="f">
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</o:lock></v:path></v:stroke></v:shapetype><v:shape alt="Risultati immagini per immagine diabete e stress emotivo" id="Immagine_x0020_1" o:spid="_x0000_i1025" style="height: 170.25pt; mso-wrap-style: square; visibility: visible; width: 266.25pt;" type="#_x0000_t75">
<v:imagedata o:title="Risultati immagini per immagine diabete e stress emotivo" src="file:///C:\Users\Maria\AppData\Local\Temp\msohtmlclip1\01\clip_image001.jpg">
</v:imagedata></v:shape></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3kM7xs_2AKyOSG-hCsa3rXurCVbazudQ4zG0Dzxvp2Z1FwlII4o1Ayu2wA82Z-jcH-Ss5qKK4a4eHdR-ic2ONxRQQ3rYTL97DMKu62Tg0jCafrAbqcF2GQ63_3IhZfadmmMFDIrEYp0Nn/s1600/aspetti-psicologici-diabete-italian-barometer-diabetes-observatory.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="181" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi3kM7xs_2AKyOSG-hCsa3rXurCVbazudQ4zG0Dzxvp2Z1FwlII4o1Ayu2wA82Z-jcH-Ss5qKK4a4eHdR-ic2ONxRQQ3rYTL97DMKu62Tg0jCafrAbqcF2GQ63_3IhZfadmmMFDIrEYp0Nn/s320/aspetti-psicologici-diabete-italian-barometer-diabetes-observatory.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Scendendo più nel dettaglio i tre
principali modi in cui lo stress può influenzare il diabete sono</div>
<br />
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><b>Gli
ormoni dello stress aumentano i livelli di zuccheri nel sangue</b>. Quando si è
stressati il corpo rilascia gli ormoni dello stress, il cortisolo. Molti studi
hanno evidenziato la presenza maggiore di questo ormone nei diabetici rispetto
al gruppo di persone non diabetiche. Inoltre gli ormoni dello stress fanno
aumentare il battito cardiaco, la velocità del respiro inviando più glucosio
nel sangue per dare più energia all’organismo e ai muscoli qual’ora ne avesse
bisogno.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpMiddle" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><!--[endif]--><b>Lo stress
contribuisce alla resistenza all’insulina. </b>Gli ormoni dello stress rendono
ancora più difficile al pancreas, secernere l’insulina che ha una funzione
importante nel normalizzare i livelli di glucosio nel sangue.</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="margin-left: 38.4pt; mso-add-space: auto; mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="font-family: "symbol"; mso-bidi-font-family: Symbol; mso-fareast-font-family: Symbol;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><b>Lo stress
contribuisce all’aumento di peso. </b>Il cortisolo fa aumentare l’appetito, di
conseguenza si ha un aumento di peso, immagazzinandosi il grasso sulla pancia ,
questo non fa che far aumentare i rischi di malattie cardiocircolatorie e
l’infarto.</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Diventa quindi indispensabile
saper gestire lo stress. L’ascolto di un professionista , che magari insegna
tecniche di rilassamento potrebbe aiutare la persona diabetica a gestire i suoi
momenti di criticità e quindi ad allentare lo stress. Inoltre le
caratteristiche di <b>cronicità del diabete</b>
e le <b>conseguenze emotive</b> , fanno si
che un approccio globale e integrato verso il paziente, <b>sia da considerarsi una necessità fondamentale</b>, al fine di evitare
ed anzi poter prevenire, condizioni di complicanza o di insorgenza di ulteriori
patologie aggiuntive.<br />
<br />
www.psicoterapeutacarcuro.it<br />
</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<o:p></o:p></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-61483232024705218722016-08-22T02:56:00.000-07:002016-09-06T06:40:08.471-07:00TI SEI MAI SENTITO DEPRESSO?<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwNG4T2PTUSNs99frlxbNdq6ZQd4B50kZ8J2ejtEqhszukzXjHINmxwklE4qNyHzRcvBhxyqC7M6fGtDJDZ3rrJWJvw41vJavQQEUeju9nR__IgeIQDsFl-zdUKrlvzoL40kSE4DoR7Grb/s1600/tipi-di-depressione.jpg" imageanchor="1"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgwNG4T2PTUSNs99frlxbNdq6ZQd4B50kZ8J2ejtEqhszukzXjHINmxwklE4qNyHzRcvBhxyqC7M6fGtDJDZ3rrJWJvw41vJavQQEUeju9nR__IgeIQDsFl-zdUKrlvzoL40kSE4DoR7Grb/s320/tipi-di-depressione.jpg" /></a></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
<br /></div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Nella quotidianità può capitare di sentirsi tristi e abbattuti, ciò è del tutto normale, ma quando questo senso di abbattimento, di vuoto riempie le nostre giornate in maniera continuativa si potrebbe prospettare un problema di depressione.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Il senso di tristezza, di vuoto dovuto alla depressione ci impedisce di vivere la nostra quotidianità e ci fa perdere piacere nel fare quelle cose che un tempo ci facevano stare bene, come un hobby, gli amici, le uscite etc.. , inoltre la sola idea di affrontare l ‘intera giornata diventa insostenibile.</div>
<h3 style="border: 0px; clear: both; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 22px; line-height: 24px; margin: 36px 0px 12px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Ma quali sono i fattori di rischio che ci rendono più vulnerabili alla depressione?</h3>
<ul style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin: 0px 0px 24px 20px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Solitudine</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Mancanza di supporto sociale</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Recenti esperienze di vita stressanti</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Storia familiare di depressione</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Problemi coniugali o relazionali</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Traumi o abusi nell’ infanzia</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Abuso di alcool o droghe</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Difficoltà economiche</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Disoccupazione o sotto occupazione</li>
<li style="border: 0px; font-family: inherit; font-style: inherit; font-weight: inherit; margin: 0px; outline: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Problemi di salute o dolore cronico</li>
</ul>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Molte persone pensano che dalla depressione è difficile uscirne, nulla di più sbagliato.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Quando si è depressi ogni cosa perde di valore e tutto sembra privo di significato, ma con l’aiuto e il supporto adeguato si può riuscire a stare meglio. Questo è il primo passo per superare il problema. Prima di tutto però dovete comprendere cos’è la depressione, imparare a riconoscere i suoi segni, i sintomi, le cause e i trattamenti più efficaci.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Un aspetto che mantiene il disturbo depressivo è la ruminazione. La maggior parte delle persone affette da questo disturbo si lascia prendere dalle ruminazioni anche se non se ne accorge. La ruminazione è un processo di pensiero in cui ritornate sul pensare le stesse cose senza possibilità d’uscita, come un circolo vizioso.</div>
<div style="border: 0px; color: #2b2b2b; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; line-height: 24px; margin-bottom: 24px; outline: 0px; padding: 0px; text-align: justify; vertical-align: baseline;">
Spesso il fulcro dei pensieri è quanto state male o il dubbio che possiate mai sentirvi diversamente e stare meglio. La ruminazione sembra inevitabile perché il vostro umore depresso vi dice che dovete cercare di arrivare all’ esatto motivo per cui vi sentite male. Ma ruminare non funziona: finite per tentare di risolvere la vostra depressione esaminando sempre le stesse circostanze e cercando le soluzioni all ’interno del problema. Concentrate la vostra attenzione su quanto vi sentite depressi, cosa che vi conduce ad essere ancora più depressi.<br />
<br />
www.psicoterapeutacarcuro.it</div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-37813935740191917632016-07-04T07:15:00.004-07:002016-09-06T06:40:35.582-07:00<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
</div>
<div class="MsoNormal">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKjIYJUgG5_Gc0KAgXSbTa0QPBlkpG7VATKrGBBebu_CJjkeucyoa95aZafk143_D8x5S_CJA7bGkPguCHphZpeRfP7pnZEtQsvIqa0Y_OZqjnoyuJoIYo0MhMl_GAxxVVdhLtjw597LTJ/s1600/images.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEgKjIYJUgG5_Gc0KAgXSbTa0QPBlkpG7VATKrGBBebu_CJjkeucyoa95aZafk143_D8x5S_CJA7bGkPguCHphZpeRfP7pnZEtQsvIqa0Y_OZqjnoyuJoIYo0MhMl_GAxxVVdhLtjw597LTJ/s1600/images.jpg" /></a></div>
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;">IL DIABETE DA ALLA TESTA</span></b></div>
<div class="MsoNormal">
<b><span style="font-size: 14.0pt; line-height: 115%;"><br /></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
La psicologia riveste un ruolo
importante <b>nella terapia</b> e nel <b>trattamento del diabete</b>, sia perché
stress e ansia portano ad un <b>aumento
della glicemia</b> e sia perché <b>accettare
una malattia</b> che comporta un <b>cambiamento
nello stile di vita</b> e soprattutto <b>alimentare</b>
non è molto semplice e richiede motivazione e grande forza di volontà.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>L’impatto psicologico del diabete<o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b><br /></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
I<span style="background: white;">l diabete è una malattia cronica caratterizzata dalla
presenza di elevati <b>livelli di glucosio
nel sangue</b>, iperglicemia dovuta ad un’alterata quantità o funzione
dell’insulina. L’insulina è l’ormone, prodotto dal <b>pancreas</b>, che consente al glucosio l’ingresso nelle cellule e il
suo conseguente utilizzo come fonte energetica. Quando questo meccanismo è
alterato, il glucosio si accumula nel circolo sanguigno. </span><b><span style="background: white; color: #984806;">Non sempre viene considerato
l’impatto psicologico che può rivestire questa condizione sul paziente
diabetico</span></b><span style="background: white; color: #984806;">.</span><span style="background: white;"> E</span><span style="background: white; color: #333333;">sistono per
esempio numerosi dati in letteratura che indicano una stretta correlazione fra <b>malattia diabetica e condizioni
psicologiche</b>, che a loro volta influenzano la gestione della malattia
impedendo spesso al paziente di seguire in maniera corretta il trattamento
prescritto, e quindi l’aderenza alla terapia farmacologica , a quella
alimentare e ad uno stile di vita più sano. Altresì</span><span style="background: white; color: #333333; font-family: "arial" , "sans-serif"; font-size: 5.5pt; line-height: 115%;"> </span><span style="background: white; color: #333333;">è noto da tempo per esempio che lo stress e
l'ansia hanno effetti iperglicemizzanti, liberando sostanze, <b>le catecolamine</b>, che riducono il
consumo di glucosio da parte dei tessuti. Alla diagnosi di diabete, il paziente
reagisce dapprima con incredulità e rifiuto, un atteggiamento che spesso evolve
in una vera ribellione ai consigli del medico; col tempo,ma non sempre si
arriva ad una fase di contrattazione , in cui alcuni consigli ma non tutti
vengono accettati. Ovviamente non mancano fasi di <b>depressione, </b>prima di
arrivare alla vera accettazione della condizione diabetica. Esistono molti dati
che mostrano come il compenso glicemico sia tanto peggiore quanto maggiori sono
le difficoltà psicologiche e sociali del paziente. Del resto è intuitivo:
‘curare' il diabete significa <b>cambiare
le proprie abitudini</b>, riprendere <b>controllo</b>
sulle proprie azioni, riflettere su quello che si fa, affrontare le situazioni
con occhi nuovi, spirito critico e flessibilità. Quando c'è un disagio psicologico,
la <b>flessibilità </b>e l<b>'apertura</b> sono le prime cose che
vengono a mancare.<span class="apple-converted-space"> </span></span><span class="apple-converted-space"><span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><span style="color: #333333; font-weight: bold;"> </span><b>L</b></span></span><span style="background: white; font-family: "arial" , sans-serif; font-size: 10pt; line-height: 115%;"><b>a gestione del diabete richiede un cambiamento
delle abitudini e dello stile di vita</b><span style="color: #333333;">. </span></span>I momenti stressanti più intensi
includono, oltre al momento della diagnosi, i cambiamenti nel regime di
trattamento man mano che la malattia procede e l’insorgenza delle complicanze
croniche, nonché anche il cambiamento dello stile alimentare. Il diabete, in
tale ottica, genera reazioni emotive che possono variare dalle alterazioni
moderate a quelle più serie e sono raffigurabili come delle <b>risposte allo stress</b>: <b><span style="color: #984806; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 128;">dal disturbo del tono di umore all’ansia, alla
depressione, alla rabbia, all’isolamento.<o:p></o:p></span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Gli stadi che generalmente la
persona con diabete attraversa sono: </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
• <b>la non accettazione</b> di una malattia da curare per tutta la vita,
con il sollievo successivamente di sapere che la condizione è compatibile con
una vita di lunga durata </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
• <b>impotenza e rabbia</b> con tentativi di trovare il perché di questa
nuova condizione </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
• <b>depressione,
ansia</b> e tentativo di reazione fino all’accettazione della nuova condizione.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Lo stadio successivo dipende da
come il paziente diabetico, grazie magari ad un <b>supporto psicologico</b>,si comporta , dalle strategie individuali che
il paziente mette in atto per affrontare la malattia stessa.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<b>Aspetti interpersonali</b></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Come per la maggior parte delle
persone i pazienti diabetici prima della diagnosi traevano piacere dal buon
cibo e dalla buona tavola. Dover fare a meno di queste situazioni procura
malessere anche in considerazione del fatto che dopo la diagnosi, molti di essi si trovano ad isolarsi con una
riduzione di partecipazione alla sfera sociale. Può esserci nel soggetto diabetico
la convinzione di “essere diversi” e di poter “essere un peso” per gli altri.
Anche se nel quotidiano la persona con diabete cerca di rimuovere e di
minimizzare il suo problema per poterlo meglio sopportare e affrontarlo, è
altresì vero che intimamente non lo dimentica quasi mai. La famiglia, i
parenti, gli amici , il partner giocano un ruolo determinante, può fungere da
sostegno stabilizzando l’adattamento alla malattia, oppure al contrario può
destabilizzare ulteriormente l’adattamento alla malattia da parte del paziente.
Il comportamento inadeguato dell’ambiente sociale e familiare pur se
inconsapevoli, possono portare a riduzione dell’autostima con l’ accentuarsi
del conflitto tra l’immagine che il paziente ha di sé e l’immagine che vorrebbe
avere, con la conseguenza di un isolamento sociale che va ad accentuare
ulteriori momenti di esclusione e di emarginazione. L<span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Arial;">a comparsa della malattia diabetica comporta l’attivazione
del processo di separazione dalla immagine corporea precedente e la creazione
di una nuova immagine che deve comprendere anche la “dimensione malata” del
proprio corpo, dovendo il paziente ridisegnare un suo nuovo modello di
integrità fisica e psichica. </span><span style="color: #984806; mso-bidi-font-family: Arial; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 128;"><b>La farmaco terapia,
l’alimentazione attenta , l’attività fisica sono alla base della buona riuscita
del trattamento</b></span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Arial;">
al quale però si deve aggiungere, la motivazione del paziente e la capacità di adattamento
alle nuove abitudini a cui è sottoposto il paziente. I<span style="background: white;">n tal modo, </span></span><span style="background: white; color: #984806;"><b>magari
con un supporto psicologico adeguato, la
persona con diabete sarà in grado sia di gestire la malattia che di convivere
con i sintomi della nuova condizione</b></span><span style="background: white; color: #333333;">; dalla qualità dell’integrazione della
persona all’interno del proprio essere e del suo ambiente può dipendere molto
il buono o cattivo adattamento alla malattia stessa. </span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Arial;"><o:p></o:p></span></div>
<br />
www.psicoterapeutacarcuro.it<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-13315931258910547112016-06-22T07:41:00.000-07:002016-09-06T06:41:45.448-07:00FOOD CRAVING: L’IRREFRENABILE VOGLIA DI CIBO<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHkf9liGmpI2Cu5kEt1wn8lzS4-vR2JpWZyQ0fYAcH-8N5PU7x3HdP6LjhMZt31gQo-TmpDiyXYzu1OLMXzwN-yylKQUrX8NF6DxY1s4d5DpHTdcqxBQAvSs3Zoixw03J_yPFrPoi9n9M1/s1600/dolci.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjHkf9liGmpI2Cu5kEt1wn8lzS4-vR2JpWZyQ0fYAcH-8N5PU7x3HdP6LjhMZt31gQo-TmpDiyXYzu1OLMXzwN-yylKQUrX8NF6DxY1s4d5DpHTdcqxBQAvSs3Zoixw03J_yPFrPoi9n9M1/s1600/dolci.jpg" /></a></div>
<br />
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Il <b>Food craving</b> è un termine
che sta ad indicare la cosiddetta <b>fame
nervosa</b> o <b>fame compulsiva</b>, cioè
quando in assenza di reale necessita fisica, avvertiamo comunque
l’inarrestabile voglia di mangiare. Il fenomeno è associabile al <b>Craving</b> nelle dipendenze, nella
condotta alimentare il desiderio di cibo <b><u><span style="color: #e36c0a; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">irrompe</span></u></b>
<b><u><span style="color: #e36c0a; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">come modo per sottrarsi ad una
situazione spiacevole</span></u></b>, per allontanare <b>noia, ansia,tristezza, stress</b>, o di qualsiasi <b>emozione</b> che non sappiamo gestire e che prende il sopravvento.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
In linea di massima si presentano
questi aspetti </div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">assenza
di fame fisiologica<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">assunzione
di cibi salati e dolci in contemporanea o "saltando" da uno all'altro<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">inghiottire
senza masticare<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">nascondersi<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l0 level1 lfo1; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;">Al termine dell'attacco di fame <span class="apple-converted-space"> </span></span><a href="http://www.crescita-personale.it/disturbi-ansia/1605"><b><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #d37100;">lo stato d'ansia</span></b></a><span class="apple-converted-space"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;"> </span></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;">sembra essere scemato, ma si affaccia un
profondo senso di colpa e/o di disgusto per quello che è stato fatto e per
l'incapacità di sottrarsi alla fame nervosa. Se prolungato questo stato può far
insorgere<span class="apple-converted-space"> </span><strong><span style="font-family: "calibri" , "sans-serif"; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-bidi-theme-font: minor-bidi; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">ansia e</span></strong><span class="apple-converted-space"> </span></span><a href="http://www.crescita-personale.it/stress/2146"><b><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #d37100;">stress</span></b></a><span class="apple-converted-space"><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;"> </span></span><span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;">e facilitare un l'insorgenza di un nuovo
episodio.</span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; text-align: justify;">
<span style="background-attachment: initial; background-clip: initial; background-image: initial; background-origin: initial; background-position: initial; background-repeat: initial; background-size: initial; color: #333333;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">COME COMPORTARCI ?<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Prima di arrivare ad instaurarsi l’inizio di una vera
e propria patologia , è possibile seguire
delle regole che possono aiutare in questa situazione.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l1 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Non
esagerare con le<b> </b></span><a href="http://www.crescita-personale.it/disagio-psicologico/1912/restrizione-alimentare-pro-e-contro/4637/a"><span style="color: #d37100; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><b>restrizioni dietetiche</b></span></a><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"><b>,</b> potrebbero rendere ancora più centrale
il desiderio di cibo.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l1 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cercate <b>prodotti
a basso contenuto calorico</b>, ma gustosi.<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l1 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;">
</span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Concedetevi
degli <b>snack</b>, evitate di arrivare al punto di essere affamati<o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l1 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><!--[endif]--><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Tenete
un diario in cui descrivere eventuali </span><a href="http://www.crescita-personale.it/disagio-psicologico/1912/vincere-ansia-cibo-fame-nervosa/3983/a"><b><span style="color: #d37100; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">attacchi di fame nervosa</span></b></a><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;"> descrivendo il momento della
giornata, le emozioni, i pensieri e cosa avete mangiato. Dopo un mese
rileggendo il diario chiedetevi se provate ancora le stesse cose.<o:p></o:p></span></div>
<br />
<div class="MsoNormal" style="background: white; margin-left: 9.95pt; mso-line-height-alt: 8.75pt; mso-list: l1 level1 lfo2; mso-margin-bottom-alt: auto; mso-margin-top-alt: auto; tab-stops: list 36.0pt; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<!--[if !supportLists]--><span style="color: #333333; font-family: "symbol"; font-size: 10.0pt;">·<span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-language: IT;">Cercate
di <b>consumare quei carboidrati-salvezza</b>. Il corpo prova bramosia
verso cibi molto zuccherati o grassi, cercate di dirigervi verso <b>legumi,
frutta, verdure.</b></span><span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "sans-serif"; font-size: 5.5pt;">. <o:p></o:p></span><br />
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "sans-serif"; font-size: 5.5pt;"><br /></span>
<span style="color: #333333; font-family: "helvetica" , "sans-serif"; font-size: 5.5pt;"><br /></span>
<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/04241387325655991569noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-2328272848386757618.post-17022435883192745332016-06-21T02:10:00.000-07:002016-09-06T06:42:16.781-07:00FAME EMOTIVA E FAME FISIOLOGICA COME RICONOSCERLE<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEWw0F1WqYwD5r7PUHksQoow5T9Ws51vAUpsx4_R5QvjAIThTYTy2vIFDEB8Pgz3djZyJzADJgEJ5V50AWp-pEXVZReqfFSJOZT2WPjo24C3JQpE-lXmST4vdsZUJVck3DJunz4K9xcrr/s1600/cattiva-alimentazione_618.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="215" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEEWw0F1WqYwD5r7PUHksQoow5T9Ws51vAUpsx4_R5QvjAIThTYTy2vIFDEB8Pgz3djZyJzADJgEJ5V50AWp-pEXVZReqfFSJOZT2WPjo24C3JQpE-lXmST4vdsZUJVck3DJunz4K9xcrr/s320/cattiva-alimentazione_618.jpg" width="320" /></a></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
No si mangia unicamente per
sopperire ad un bisogno fisico ovvero <b>perché
si ha fame</b>, spesso ci si avvicina al cibo anche perché <b>non sappiamo gestire emozioni</b>, non sappiamo <b>riconoscerle</b> ed <b>elaborarle</b>
in modo corretto e il cibo in quel momento ci sembra l’unica soluzione alla
gestione emotiva del problema. Questo accade quando siamo <b>arrabbiati,</b> <b>annoiati</b>, <b>stanchi</b>, per abbassare <b>livelli di
stress</b> o anche per <b>gratificarci</b>. Tutto questo non è nettamente negativo, ma
quando <b><u><span style="color: #e69138; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">diviene l’unico modo per gestire le emozioni ecco che
ci troviamo di fronte a senso di colpa, depressione, </span><span style="color: #e69138; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">ansia, nonché aumento di
peso, difficoltà ad avere un regime alimentare corretto</span></u></b><span style="color: #e36c0a; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;">,</span> e
tutto questo non fa che aumentare il circolo vizioso e quindi a mangiare sempre
di più. Spesso questo comportamento fa parte di noi , diventa un automatismo, a
tal punto che non si fa più caso a questo comportamento alimentare.<span style="color: #e36c0a; mso-themecolor: accent6; mso-themeshade: 191;"><o:p></o:p></span></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Si tratta di fame emotiva se</i>:</div>
<div class="MsoListParagraphCxSpFirst" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
</div>
<ul>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Mangi di più quando sei stressato, nervoso,
arrabbiato</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Mangi di più nonostante sei sazio</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Mangi fino a sentirti male</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Avverti un senso di impotenza e di non controllo
sul cibo</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Il cibo ti fa sentire più al sicuro</span></li>
<li><span style="font-family: "symbol"; text-indent: -18pt;"><span style="font-family: "times new roman"; font-size: 7pt; font-stretch: normal;"> </span></span><span style="text-indent: -18pt;">Usi il cibo per gratificarti</span></li>
</ul>
<br />
<div class="MsoListParagraphCxSpLast" style="mso-list: l0 level1 lfo1; text-align: justify; text-indent: -18.0pt;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
Vediamo la fame emotiva più in
dettaglio:</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Insorge all’ improvviso e vuole essere immediatamente soddisfatta</i>.
La fame fisica invece arriva gradualmente , ti da modo di pensare, ad esempio a
ciò che sarebbe più giusto mangiare, ti permette di assaporare il cibo, di
gustarlo, e ci fa smettere quando avvertiamo il senso di sazietà. La fame
emotiva <b>scaturisce all’ improvviso</b> e
deve essere soddisfatta subito perché è collegata all’emozione che non sappiamo
gestire come ad esempio la rabbia per un litigio o l’ansia per una telefonata
che non arriva.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>Non parte dallo stomaco . </i>Non si avverte lo stomaco che brontola,
perché la fame emotiva ha origini differenti , <b>trova origine nelle nostre emozioni</b> e quindi dal nostro cervello.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>E’ selettiva per cui si orienta verso determinati cibi. </i>di solito la fame emotiva predilige cibi
ricchi in grassi e in zuccheri perché sono cibi che <b>meglio soddisfano emozioni</b> e quindi danno <b>piacere immediato</b> che ci distolgono momentaneamente dalle emozioni
negative come pizza, dolciumi, patatine, cioccolata. Quando si ha fame
fisiologica ci orientiamo verso cibi più salutari ad esempio un frutto, ma
qualunque cibo poi ci permette di placare la fame.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>La fame emotiva ci fa mangiare senza consapevolezza.</i> Può capitare
di mangiare un intero pacco di patatine o una vaschetta di gelato senza che ve
ne rendiate conto, senza gustare ciò che state mangiando. Mentre quando si
mangia per fame fisica si è più <b>attenti </b>e
<b>più consapevoli</b> verso quello che si
sta mangiando.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i><br /></i></div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<i>La fame emotiva porta spesso a senso di colpa, vergogna e dispiacere</i>
. Se si sta mangiando per fame fisica non si provano queste emozioni, perché si
sta soddisfacendo un fabbisogno fisiologico , al contrario se si provano queste
emozioni le emozioni ad esso associato ci indicano che non è fame fisica ma
bensì emozionale.</div>
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
Come fermare la fame nervosa<b><o:p></o:p></b></div>
<div class="MsoNormal">
<br /></div>
<div style="background: white; margin-bottom: 3.6pt; margin-left: 0cm; margin-right: 0cm; margin-top: 3.6pt;">
<span style="background-color: transparent;">Nella fame
nervosa, dunque,</span><span class="apple-converted-space" style="background-color: transparent;"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span><strong style="background-color: transparent;"><span style="color: #333333; font-family: "calibri" , "sans-serif"; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">il
cibo non è il problema. </span></strong><span style="background-color: transparent;">Sembra strano vero? Ci crucciamo tanto per quel pacco di biscotti
che abbiamo spazzolato via in pochi minuti e invece il problema non sono
affatto loro.</span></div>
<div class="MsoNormal">
<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Quello che
realmente consente di<span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"><b><u><span style="color: #e69138;">disinnescare la fame nervosa è la capacità di essere consapevoli</span> <span style="color: #e69138;">delle emozioni</span></u></b></span></span><span class="apple-converted-space"><b><span style="color: orange; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></b></span>del momento, anche le più sgradite, e di
poterle elaborare – “digerire” psichicamente se volete – per riuscire a
gestirle invece di “anestetizzarsi” attraverso il cibo.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Bisogna
tradurre ciò che sentiamo in quel momento. Perciò, il primo passo è proprio
quello di aspettare, esercitare<span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span><strong><span style="color: #333333; font-family: "calibri" , "sans-serif"; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">consapevolezza
sul momento presente</span></strong><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span>e imparare a<span class="apple-converted-space"><span style="color: #e69138; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"><u><b><span style="color: #e69138;">dare</span></b></u><span style="font-family: "calibri" , sans-serif;"><span style="color: #e69138;"><b><u> un nome, e quindi un</u> </b></span><u><b><span style="color: #e69138;">significato alle emozioni</span></b></u></span></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #e69138; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"><u><b> </b></u></span></span>prendendo l’opportuna distanza da esse
per poterle vivere senza lasciarsene travolgere.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
A volte questo
si impara a farlo durante le vicissitudini dell’esistenza, altre volte può
essere utile intraprendere un<span style="color: #e69138;"><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"><b><span style="color: #333333;"> </span><u><span style="color: #e69138;">percorso di psicoterapia</span></u></b></span></span><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span></span>per imparare a<span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span><strong><span style="color: #333333; font-family: "calibri" , "sans-serif"; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">non
mangiare le proprie emozioni</span></strong><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span>e a godere della ricchezza che la vita
emozionale riserva ad ognuno di noi.<o:p></o:p></div>
<div class="MsoNormal">
Solo allora il
cibo ridiventerà semplicemente “cibo” e si potrà autoregolare il proprio
comportamento alimentare secondo i reali segnali di<span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span><strong><span style="color: #333333; font-family: "calibri" , "sans-serif"; mso-ascii-theme-font: minor-latin; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-hansi-theme-font: minor-latin;">fame
e sazietà</span></strong><span class="apple-converted-space"><span style="color: #333333; mso-bidi-font-family: Helvetica; mso-fareast-font-family: "Times New Roman"; mso-fareast-theme-font: major-fareast;"> </span></span>del proprio corpo.<o:p></o:p></div>
<br />
www.psicoterapeutacarcuro.it<br />
<div class="MsoNormal" style="text-align: justify;">
<br /></div>
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