Per tutti l’adolescenza
rappresenta una fase di transizione da uno stato di dipendenza familiare, in cui la famiglia rappresenta la base sicura
ma dalla quale ci si vuole svincolare perché non più bambini ad una fase di indipendenza in cui però non si è ancora propriamente
adulti. E’ quello dell’adolescenza un
periodo molto delicato , costellato il più delle volte da conflitti familiari,
incapacità relazionali, riorganizzazione dell’immagine di sé e dello schema
corporeo. Ma cosa accade quando in questo momento di passaggio si sovrappone
per l’adolescente l’avere a che fare con una patologia cronica come il diabete.
Cambiamenti comportamentali e psicosociali
Oltre ai cambiamenti metabolici e
ormonali nell’adolescenza assistiamo anche a modifiche comportamentali e
psicosociali, fattori che possono impattare sul controllo del diabete. Assistiamo in genere a mutamenti nei
rapporti con le figure di riferimento, ribellioni, tentativi di svincolo dalla
famiglia . Questo processo di maturazione ovviamente influenza ed è influenzato
dalla gestione di una malattia cronica come il diabete. La malattia infatti
crea una situazione di dipendenza , proprio nella fase in cui l’adolescente
sente maggiormente la spinta a definire la propria indipendenza e autonomia. Il
desiderio di svincolarsi dalla famiglia, potrebbe coincidere con una ribellione nell’autogestione della malattia
non praticata cioè in maniera rigorosa, con controlli farmacologici non
eseguiti, e regimi alimentari non consoni ad una dieta specifica e controllata.
Queste condotte comportamentali potrebbero stare a significare la rottura di un
legame di dipendenza dalla famiglia, ma anche dai medici e dai regimi terapeutici.
Tutto questo al solo scopo di affermare la propria identità ancora non ben
definita, e la propria espressione di libertà anche attraverso
atteggiamenti di sfida e di
ribellione. L’adolescente non avendo
ancora una propria autonomia e identità è incapace di pensare a se stesso come adulto responsabile , quindi potrebbe
non dare importanza alla prevenzione per le conseguenze delle complicanze
diabetiche. Inoltre il più delle volte non osserva le necessarie indicazioni
per mantenere un buon controllo metabolico, divenendo questo motivo di
conflitti e scontri con i genitori. Dal
punto di vista emozionale l’adolescente diabetico può mostrare segni di
difficoltà emotiva nei confronti della malattia: rabbia, negazione della
malattia, senso di ingiustizia, amplificazione degli aspetti negativi del
diabete, identificazione con la propria malattia. O anche collegare il diabete
a tutte le esperienze negative, credere che il diabete privi delle normali
opportunità che la vita offre, sentirsi diverso, chiudersi in sé stesso; in
buona sostanza addebitare al diabete tutte le difficoltà e le complessità
dell’adolescenza. In questa fase è importante che i medici specialisti
mantengano una buona relazione con
l’adolescente prefiggendosi obiettivi comuni da raggiungere attraverso una
buona alleanza terapeutica . In questo contesto diventano importati i coetanei
come punti di riferimento, il gruppo diventa
la sua figura di riferimento per la maturazione e lo sviluppo di una propria
identità , permettendo di uscire da una
fase di isolamento in cui molti ragazzi adolescenti si ritrovano.
Come comportarsi con un adolescente diabetico
Per un genitore non sempre è
facile sapere come comportarsi con il figlio adolescente, spesso è confuso ha
paura di sbagliare. Diciamo innanzi tutto che non ci sono comportamenti giusti
o sbagliati da adottare ma dipende molto dalla personalizzazione del caso , però ci sono degli elementi comuni su
cui possiamo fare leva per evitare problematiche future. Innanzi tutto bisogna evitare
·
di identificare qualsiasi comportamento del
figlio con la problematica del diabete
·
di prestare eccessiva attenzione alla glicemia
·
di non incoraggiare l’autogestione della propria
malattia
·
di mostrare mancanza di fiducia nei confronti del
figlio
Bisogna sottolineare però che se
è dannoso non dare responsabilità e
fiducia, lo è parimenti eccedere
nel dare indipendenza. In entrambi i casi il rischio è di trovarsi davanti ad
un adolescente che peggiora la sua adesione alla cura o che sviluppa disordini
di comportamento alimentare (anoressia, bulimia, binge eating disorder) o altre
problematiche quali ansia e depressione. I conflitti coi genitori diventano sempre
più frequenti, i controlli ambulatoriali si saltano perché ritenuti non
importanti, le abbuffate alimentari
diventano una costante . Tutti fattori che rendono la gestione del diabete più
pesante e che possono impattare sulla qualità di vita dell’adolescente e dei suoi
familiari.
Per qualsiasi informazione potete
contattarmi direttamente alla mia mail dottmariacarcuro@gmail.com o
telefonarmi al Tel 347 9733631 e vi ricordo che in occasione della giornata
mondiale del diabete è possibile prenotare una visita gratuita.
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